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Maxi sequestro di prodotti alimentari a rischio

Operazione della Guardia di Finanza a Padova

Maxi sequestro di prodotti alimentari a rischio

La Guardia di Finanza di Padova ha effettuato un'operazione di controllo economico che ha portato al sequestro di 3,5 milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. L'azione, condotta all'interno del Centro Ingrosso Cina di Corso Stati Uniti, ha messo in luce gravi irregolarità nel commercio di materiali e oggetti destinati al contatto con alimenti, noti come "Moca".

Coordinati dal maggiore Nicola Gazzilli, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova hanno individuato un'impresa dedita al commercio all'ingrosso di prodotti MOCA, che recavano illegittimamente il marchio di qualità previsto. L'operazione ha rivelato una mappatura dettagliata degli esercizi operanti nella zona industriale del capoluogo di provincia, evidenziando la necessità di conformità alle norme europee e nazionali.


I prodotti Moca devono rispettare rigide normative europee e nazionali per garantire che non rappresentino un rischio per la salute pubblica. Questi prodotti devono avere caratteristiche specifiche in relazione alla tipologia di alimento con cui verranno in contatto, alle tecniche e alle tempistiche di conservazione previste. La normativa nazionale, oltre a ribadire i requisiti europei, impone l'obbligo di notifica all'autorità sanitaria competente di tutti gli stabilimenti che svolgono attività di importazione, produzione, trasformazione o distribuzione di prodotti Moca.

Rischio contaminazione
Il materiale destinato a venire a contatto con gli alimenti può trasferire componenti ai prodotti alimentari, determinando una possibile contaminazione. L'entità della migrazione dipende da vari fattori, tra cui la natura e la composizione del materiale utilizzato e dell'alimento, la superficie, il tempo e la temperatura di contatto. Questo rende cruciale il rispetto delle normative per prevenire casi di contaminazione del cibo.


L'operazione di polizia, eseguita congiuntamente a personale specializzato del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) della locale Ulss 6 Euganea, ha portato al rinvenimento di 3,5 milioni di prodotti privi di qualsivoglia indicazione e avvertenza per il consumatore. Questi articoli erano stoccati alla rinfusa, senza le necessarie certificazioni idonee a garantire la tracciabilità delle materie prime utilizzate per la loro produzione. Inoltre, è stata omessa la prevista comunicazione alla competente autorità sanitaria.


Il titolare della ditta individuale oggetto del controllo è stato segnalato al Comune di Padova per le violazioni amministrative riscontrate. Tutti i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro per essere ritirati dal commercio. Questo intervento sottolinea l'importanza di un controllo rigoroso e continuo per garantire la sicurezza alimentare e proteggere la salute dei consumatori.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    11 Giugno 2024 - 15:08

    a chi erano destinati queste cose? e se non sbaglia,non è la prima volta che questo deposito viene indagato..ma è ancota li!! mica è un pizzaiolo che è stato beccato con una zanzariera con il buco...li' si che si fanno sentire...

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