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Salute

In Veneto esplode la Dengue, 49 casi

Due infetti "probabili" di West Nile negli ultimi otto giorni, entrambi importati

Arbovirosi, 49 i casi di Dengue in regione

VENEZIA - Dal primo gennaio scorso all'11 giugno, in Veneto non si sono verificati casi autoctoni delle malattie trasmesse da vettori come la febbre Dengue, Chikungunya o Zika virus. Inoltre, non sono stati registrati casi di infezioni da Usutu Virus e Toscana Virus. Tuttavia, sono stati segnalati due casi "probabili" di West Nile negli ultimi otto giorni, entrambi importati. Per quanto riguarda le malattie trasmesse da zecche, sono stati notificati 13 casi di encefalite virale (di cui 7 autoctoni e 5 con luogo di esposizione fuori regione) e 2 casi di malattia di Lyme.

Il Bollettino di Sorveglianza delle Malattie Trasmesse da Vettori, redatto dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto, monitora attentamente la situazione epidemiologica di queste malattie. Questo bollettino viene pubblicato nel periodo di massima presenza dei vettori (giugno-ottobre), secondo l'andamento stagionale, riportando l'aggiornamento dei casi notificati nel territorio regionale.

Va sottolineato che i 49 casi di Dengue registrati in Veneto (3 ancora classificati come probabili) e il caso di Zika virus, da inizio anno, sono tutti casi importati, riguardanti persone rientrate da Paesi esteri dove la malattia è endemica. Perciò, è fondamentale adottare misure di prevenzione adeguate prima di partire per un viaggio, consultando il servizio di medicina dei viaggi delle Aziende ULSS.

La Regione Veneto, come già fatto per il 2023, ha avviato una campagna di comunicazione mirata alla prevenzione delle malattie trasmesse da vettori, in particolare delle arbovirosi. Questa campagna prevede pubblicazioni periodiche sui principali social network e informazioni dedicate sui siti web della Regione, delle Aziende ULSS e dei Comuni del territorio .

L'importanza di mantenere alta la sorveglianza, aumentare la consapevolezza sulla problematica e adottare le corrette azioni di prevenzione è ribadita anche dal recente comunicato dell'European Center for Disease Prevention and Control (ECDC). Questo comunicato sottolinea l'aumento dei casi di dengue importati dalle regioni endemiche e dei focolai autoctoni di infezioni da virus West Nile e dengue all'interno dell'UE/SEE. L'aumento dei viaggi internazionali dai Paesi endemici aumenterà il rischio di casi importati e, inevitabilmente, anche il rischio di focolai locali. Andrea Ammon, direttore dell'ECDC, afferma che "misure di protezione personale, combinate con misure di controllo dei vettori, individuazione precoce dei casi, sorveglianza tempestiva, ulteriori attività di ricerca e sensibilizzazione, sono fondamentali nelle zone europee più a rischio" .

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