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Veneto

Femminicidio di Vanessa Ballan: la procura chiede il processo per Bujar Fandaj

La giovane donna era stata uccisa dall'ex amante geloso.

Funerali di Vanessa Ballan, proclamato il lutto regionale

A sei mesi dal femminicidio di Vanessa Ballan, la giovane donna di 26 anni, madre di un bambino di cinque anni e incinta di 12 settimane la Procura ha annunciato che entro metà luglio verrà chiesto il rinvio a giudizio per Bujar Fandaj. Le accuse sono di omicidio volontario premeditato aggravato, stalking e revenge porn. Quest'ultimo reato, in particolare, getta una luce sinistra sulla relazione tra Vanessa e il suo assassino. Secondo le indagini, Vanessa aveva denunciato Fandaj per stalking e revenge porn il 27 ottobre 2023. La giovane donna aveva raccontato ai carabinieri di essere stata ricattata dall'uomo, che minacciava di diffondere video intimi per costringerla a continuare la relazione. Uno di questi video era stato inviato anche al compagno di Vanessa, Nicola Scapinello, il che aveva spinto la donna a sporgere querela.


Fandaj, difeso dagli avvocati Chiara Mazzoccato e Daria Bissoli, ha fornito una versione dei fatti che il pubblico ministero considera poco credibile. Secondo l'accusato, la mattina dell'omicidio si sarebbe recato a casa di Vanessa per ottenere una spiegazione sulle accuse di stalking e revenge porn. Durante l'incontro, Vanessa avrebbe preso un coltello e cercato di ferirlo, costringendolo a difendersi. "Abbiamo avuto una colluttazione, lei ha preso un coltello e ha cercato di ferirmi. Una volta disarmata l'ho colpita ma l'ho fatto per difendermi," ha scritto Fandaj in una dichiarazione.

Gli investigatori, tuttavia, non credono a questa versione. Ritengono che Fandaj abbia agito per gelosia e disperazione, dopo aver scoperto che Vanessa era incinta del suo compagno Nicola Scapinello. Questa notizia avrebbe infranto definitivamente le speranze di Fandaj di convincere Vanessa a lasciare Nicola e a vivere con lui e il figlioletto di cinque anni. Le indagini, che dovrebbero concludersi entro metà giugno, si concentrano ora sugli esami dei telefonini sequestrati a Fandaj e alla vittima. Gli investigatori stanno analizzando le chiamate e i messaggi scambiati tra i due, cercando di ricostruire il contesto e le dinamiche che hanno portato al tragico epilogo.

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