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Abano sotto choc: muore Emanuela

49 anni, portata via dal tumore, come era accaduto al padre

Una vita stroncata dal tumore: la storia di Emanuela Strano e la lotta contro il radon

Emanuela Strano, una donna di 49 anni, è morta dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas. Anche il padre, Carlo Strano, era stato portato via nel 2015 a causa di un tumore provocato dal gas radon mentre era in servizio come sottoufficiale dell’Aeronautica alla base Primo Roc del Monte Venda. Emanuela, molto conosciuta e amata nella sua città, Abano, ha vissuto gli ultimi due anni e mezzo della sua vita tra speranze e ricadute, fino a quando la malattia ha avuto il sopravvento.

Emanuela Strano ha scoperto il tumore al pancreas due anni e mezzo fa. Da quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di ricoveri e trattamenti, con momenti di speranza alternati a periodi di sconforto. "Abbiamo scoperto il tumore al pancreas due anni e mezzo fa e ci sono stati momenti di speranza e poi ricadute, che hanno portato Emanuela a frequentare parecchi ospedali", racconta il marito Ivan Ferrario. Quando è diventato chiaro che non c'era più nulla da fare, la famiglia ha deciso di portarla a casa dallo Iov di Padova per permetterle di trascorrere gli ultimi momenti in serenità, circondata dall'affetto dei suoi cari.

Il destino di Emanuela sembra tristemente legato a quello del padre, Carlo Strano, morto nel 2015 a causa di un tumore provocato dal gas radon. Questo gas radioattivo, presente in alcune aree geografiche, è noto per essere un agente cancerogeno. Carlo Strano, mentre era in servizio come sottoufficiale dell’Aeronautica alla base Primo Roc del Monte Venda, è stato esposto al radon, che ha causato il suo tumore. "Emanuela ha vissuto in prima persona, suo malgrado, tutto il percorso che aveva visto protagonista il padre", spiega il marito Ivan.

Emanuela era una persona generosa e altruista, conosciuta per la sua bontà e il suo impegno nel donarsi agli altri. "Era molto nota in città, anche per la sua bontà, per il suo donarsi agli altri", sottolinea Ivan. Prima di scoprire la malattia, lavorava alla Ne-t by Telerete Nordest, dove era responsabile delle mostre. Parlava perfettamente francese, inglese e tedesco, e aveva una passione per l'arte, la musica e i viaggi. "Mi ha trasmesso la passione per i viaggi. Amava l’arte, le mostre, la musica. Avrà visto 18 concerti di Vasco Rossi. Adorava recarsi a Londra", ricorda Ivan.

I funerali di Emanuela si terranno il 20 giugno alle 9 al Duomo di San Lorenzo. La famiglia ha chiesto di non regalare fiori, ma di fare donazioni a favore dello Iov, l'Istituto Oncologico Veneto, dove Emanuela è stata curata. "Io e la madre Eliana ringraziamo la dottoressa Letizia Procaccio per tutto quello che ha fatto e per aver consentito ad Emanuela di vivere gli ultimi attimi senza accanimenti, avvolta dal nostro affetto", ha dichiarato Ivan.


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