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Il caso

In 3 anni, lavora 9 giorni. Coi certificati falsi

Il dipendente della Pa, in realtà, avrebbe svolto un secondo lavoro

Un’altra truffa sui fondi Covid

La Guardia di Finanza di Pordenone ha recentemente smascherato un caso di truffa che, secondo la ricostruzione accusatoria, ha coinvolto un dipendente scolastico, inquadrato nei ruoli del personale Ata, originario di Reggio Calabria. L'uomo, quarantenne, ha lavorato in tre scuole del Friuli occidentale per soli nove giorni in tre anni, presentando - secondo le attuali contestazioni - falsi certificati medici e percependo indebitamente oltre 40.000 euro tra stipendi e indennità di disoccupazione.

Il sistema di frode era ben congegnato e ripetitivo. Dopo aver risposto alla chiamata dell'istituto scolastico, il dipendente si presentava in segreteria per firmare il contratto di lavoro. Tuttavia, dopo soli tre giorni di servizio, tornava al suo paese d'origine nella provincia di Reggio Calabria, dove svolgeva un'altra attività lavorativa. Grazie a certificati medici falsi, emessi da cinque specialisti compiacenti, riusciva a evitare le visite fiscali e a percepire il 100% della retribuzione, accumulando anche punteggio per l'avanzamento in graduatoria.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di ricostruire in maniera precisa i movimenti del dipendente scolastico. Durante i periodi di assenza per malattia, l'uomo svolgeva l'attività di broker nel noleggio auto a lungo termine, spostandosi tranquillamente in Italia e all'estero sia per lavoro che per diletto. La perquisizione della sua abitazione, disposta dalla Procura della Repubblica del Friuli Occidentale, ha portato al sequestro di 300.000 euro in contanti, ritenuti provento dell'attività effettivamente esercitata.

Il dipendente pubblico e i cinque medici compiacenti sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica. Le accuse riguardano l'utilizzo e l'emissione di falsi certificati medici per indurre in errore i dirigenti dei tre istituti scolastici del Friuli occidentale, inconsapevolmente indotti a produrre atti ideologicamente falsi. Questo ha permesso all'indagato di percepire regolarmente la retribuzione durante i periodi di assenza.


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