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elezioni comunali 2024

La corsa di Gaffeo dura 45 minuti

Ma parte subito la caccia al colpevole: “Colpa del gioco al massacro del Pd e di Martella”

La corsa di Gaffeo dura 45 minuti

Quarantacinque minuti. Pochi, pochissimi, se si considera che si tratta di uno spoglio elettorale. Di un ballottaggio, ma pur sempre uno spoglio elettorale. Ma interminabili se vissuti da “dentro”, in prima linea, ad aggiornare i dati mano a mano che arrivano, via telefono, dai rappresentanti di lista in presidio nei 55 seggi distribuiti sul territorio comunale.

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Quarantacinque minuti: tanto è bastato al sindaco uscente e ricandidato Edoardo Gaffeo a realizzare che non c’era più niente da fare. La sconfitta è stata fin troppo palese nei numeri proiettati sul muro della sede della Civica per Rovigo, in via Celio, quando ancora mancavano circa la metà dei seggi da scrutinare. Erano le 15.45.

Al tavolo in fondo alla sala posto di fronte alla platea di sedie, i candidati consiglieri Francesca Martinelli, Benedetta Bagatin, Roberto Tovo e Alessandro Panella, insieme a Gaffeo aggiornavano i numeri. Con loro era presente anche Mirella Zambello, già sindaco di Villadose ed ex assessore ai servizi sociali della giunta Gaffeo che in questa campagna elettorale si è vista pochissimo. Ieri pomeriggio, la maggior parte delle sedie era vuota, a differenza di quanto avvenuto per lo scrutinio del primo turno, quando l’arrivo dei risultati si è protratto fino a notte fonda e la sede elettorale era affollatissima.

Fin dai primi minuti dello spoglio, intorno alle 15.10, sembrava aleggiare una certa rassegnazione ben celata dietro facce distese e concentrate. Ma le speranze si sono affievolite velocemente. Troppo ampio il divario dall’altro candidato sindaco in corsa, Valeria Cittadin, per sperare nella rimonta. Una speranza che, una ventina di minuti dopo, si è tramutata in rassegnazione completa, difronte alla freddezza di numeri impietosi.

Gaffeo, il sindaco uscente dimessosi il 25 gennaio scorso in seguito alla rottura con il Pd che lo aveva sostenuto per 5 anni, ricandidato a capo di una coalizione civica con, in più, il Movimento 5 stelle, è stato battuto con uno scarto di 3.220 voti, 11.486 per Cittadin, 8.266 per Gaffeo. In termini percentuali, Cittadin è arrivata al 58,15%, Gaffeo, il primo sindaco uscente a ricandidarsi degli ultimi 13 anni, si è fermato al 41,85%.

Per l’analisi della sconfitta ci sarà tempo, ma Gaffeo, che si dichiara pronto a guidare l’opposizione in consiglio comunale, non si sottrae alle domande e prima di andare in municipio a stringere la mano a Cittadin, incitato dall’ovazione “Gaffeo! Gaffeo!” lanciata da Nello Piscopo, dice: “Auguro alla città di avere una guida salda e solida con la consapevolezza che ci sono tante cose da seguire, dai progetti Pnrr alle opere, più in generale. Quando arriva una sconfitta, di errori sicuramente ce ne sono stati ma faremo un’analisi più seria e a mente fredda del voto. Cercheremo di capire quali sono stati gli aspetti su cui è necessario lavorare ulteriormente".

"Di sicuro di fronte ad un centrodestra compatto, un centrosinistra che ha scelto scientemente di dividersi ha condannato la città al fallimento di questo progetto. Ma d’altra parte, le elezioni sono un’espressione del volere popolare e bisogna prenderne atto. Noi partivamo con uno svantaggio notevole, era stato messo in conto che sarebbe stato difficile. Noi siamo convinti di aver fatto un buon lavoro, facendo tutto quello che serviva, senza fare finta o facendo comparsate, abbiamo cercato di parlare con tutti ma evidentemente qualcosa non è passato”.

Come detto, Gaffeo resterà in consiglio comunale: “Adesso il mio ruolo in consiglio comunale diventa un impegno importante ma abbiamo dei gruppi consiliari preparati. Faremo un’opposizione seria e costruttiva”. Poi l’affondo all’ex alleato, il Pd: “Non ho nessun problema a dire che il segretario regionale (Andrea Martella, ndr) ha fatto un gioco al massacro, appoggiando delle scelte di un certo tipo. Siamo consapevoli che il campo del centrosinistra adesso vada ricostruito tenendo presente che noi siamo una componente civica importante. Credo in questo progetto e cercheremo di portarlo a termine”. E sempre sul segretario regionale dem Martella, Gaffeo chiude: “Non mi ha mai telefonato, neanche quando è venuto in città. E se adesso ha dei problemi che alzi il telefono e mi chiami”.

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