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Maltempo in Polesine

La conta dei danni, tra case allagate, incidenti e guasti

Regionale per Lendinara chiusa al traffico. Aquaplaning in Transpolesana. E ad Adria preoccupa il Canalbianco,

Un chilometro e 400 metri della Regionale 88 chiusi alla circolazione per allagamento. E poi intere strade sommerse dall’acqua, tanto nel centro di Badia che in quello di Lendinara, e fino a Lusia. Disagi segnalati anche ad Adria. Mentre in Transpolesana i carabinieri sono intervenuti per un incidente causato dall’aquaplaning. Necessaria, poi, in vari Comuni, la messa in sicurezza delle strade interessate da pericolosi cedimenti dell’asfalto.

Il maltempo ha anche provocato l’interruzione temporanea delle linee telefoniche: isolata anche la sede badiese dell’Ulss 5, in riviera Miani 66. A rischio anche i prelievi programmati per la mattinata di domani, 26 giugno, che forse non potranno essere effettuati: in caso di prelievi urgenti, il punto consigliato è quello dell’ospedale di Trecenta.

A Lendinara, nel primo pomeriggio, Veneto Strade ha comunicato la chiusura della circolazione sulla Regionale, dalla rotonda con via Marchefave a quella con via Nenni: la via per Rovigo, infatti, in quel tratto era completamente allagata. Numerosi, invece, gli interventi di vigili del fuoco e Protezione civile nel centro cittadino, per la bonifica di alcune aree allagate.
Nella vicina Lusia, ancora nel pomeriggio era chiusa al traffico via Roma, con accesso vietato da via IV Novembre. Disagi anche in via Martiri della Libertà e allagamenti nella zona artigianale.

A Badia Polesine a fare maggiormente i conti con i disagi causati dal maltempo è stata soprattutto la frazione di Villafora, oltre ad alcune zone del centro cittadino ormai da tempo a rischio allagamenti. Nel capoluogo, infatti alcuni tratti di via Magro, viale Europa e via Schiesara sono stati chiusi in attesa dell’abbassamento del livello dell’acqua ma, spostandosi verso la periferia, alcuni disagi si sono verificati anche a Salvaterra, in via Ca Mignola Nuova e via Ca Mignola Vecchia, con interventi da parte della Protezione civile. Altra zona del centro colpita, e già interessata dagli allagamenti dello scorso maggio, è stata poi quella delle botteghe artigiane nei pressi dell’abbazia della Vangadizza.

A Villafora, piazza San Giorgio è stata sommersa dall’acqua, così come le vicine via Don Silvio Barchi, via Orti, via Codegheggio ed altre arterie della località si sono ritrovate allagate. Il Comune ha attivato il Consorzio di bonifica ed i volontari della Protezione civile.

Dall’altra parte della provincia, ad Adria la situazione più critica si è registrata in viale Risorgimento tra l’ex Socotherm e l’ecocentro con strada e piazzali delle aziende allagati fino a 20 centimetri d’acqua. Sul posto è intervenuta la polizia locale che ha bloccato l’accesso. Sopralluogo anche del sindaco Massimo Barbujani. Nel tardo pomeriggio, quando è tornato a splendere il sole, la situazione è tornata alla normalità. Allagati lunghi tratti di via Canaletti, adiacente a viale Risorgimento. Sotto acqua anche il piazzale a Curicchi a ridosso dell’incrocio con via Eridania. In centro e nelle frazioni molte cantine e garage allagati.

Infuocato il centralino della compagnia di carabinieri per le continue segnalazioni. Quattro gli interventi di rilievo effettuati dagli uomini dell’Arma insieme alla Protezione civile: a Cicese verifica e messa in sicurezza di tre abitazioni, allagata anche la farmacia. Nello svincolo sulla Sr443 tra Cicese e Ca’ Emo un’auto è andata fuori strada, fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita. Recuperata la vettura. Sempre oggi, il sindaco Barbujani ha chiamato il Genio civile perché preoccupato del livello al limite del ramo interno del Canalbianco.

Solo domani sarà possibile fare un bilancio esatto dei danni di questa ondata di maltempo dei primi giorni d’estate.

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