VOCE
VENETO
25.06.2024 - 22:03
Cade da un trabatello a un metro di altezza, muore dopo un giorno l'operaio bengalese Islam Miah, di appena 34 anni. L'incidente nel cantiere navale di Marghera.
Islam Miah, impiegato della Sait per la coibentazione delle navi, stava lavorando lunedì 24 su un trabattello a un metro di altezza quando ha avvertito un malore. "Mi sento male", ha detto ai colleghi prima di cadere a terra, perdendo i sensi. Nonostante i tentativi di soccorso immediato e il successivo ricovero all'ospedale di Mestre, Miah non ce l'ha fatta, spirando il giorno successivo. Le circostanze della sua morte sono ancora oggetto di indagine. Secondo le prime ricostruzioni, un trauma alla testa, causato dalla caduta, potrebbe essere stato fatale. Tuttavia, resta da chiarire se il malore che ha preceduto la caduta sia stato provocato da un colpo di calore o da altre cause.
Islam Miah era arrivato in Italia nel 2008, lasciando la sua famiglia in Bangladesh per cercare migliori opportunità lavorative. Viveva a Mestre, condividendo l'abitazione con altri operai connazionali. La sua morte lascia due figli piccoli e una moglie, rimasti nel paese d'origine.
La Sait, l'azienda per cui lavorava Miah, ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa, sottolineando che il giovane operaio è stato immediatamente soccorso e trasferito in ospedale. Anche Fincantieri, il gruppo per cui la Sait operava in appalto, ha manifestato la propria vicinanza alla famiglia e alla comunità bengalese, assicurando che sono in corso tutte le verifiche necessarie per accertare la dinamica dei fatti.
Il sindacato Filctem della CGIL di Venezia, che rappresenta molti dei lavoratori della Sait, ha dichiarato che è indispensabile rafforzare ogni sistema utile a evitare tali sciagure. "Troppe sono le persone che non tornano a casa dai propri cari", ha affermato il sindacato, annunciando due ore di sciopero in segno di solidarietà e vicinanza ai familiari di Miah.
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