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ROVIGO

Addio Carlo, industriale innamorato dello sport

Aveva guidato l'associazione di categoria e rilanciato il Rovigo Calcio

C’erano i familiari e gli amici di una vita. Gli esponenti della politica ed i vertici rodigini di Confindustria. Oggi alle 10 l’ultimo saluto a Carlo Brigo, l’ex presidente dell’associazione industriali di Rovigo. La cerimonia funebre è stata officiata nel Duomo di Rovigo. E sono stati tanti i rodigini che hanno voluto salutare Carlo Brigo per l’ultima volta e che hanno voluto dare un abbraccio alla moglie e ai figli.

Carlo Brigo si è spento sabato scorso all’età di 76 anni dopo una malattia. Fu presidente dell’Associazione industriali di Rovigo dal 1988 al 1994. Era figlio di Amleto, storico presidente degli industriali per oltre 20 anni (dal 1945 al 1967) e fratello di Alberto Brigo, presidente della Provincia di Rovigo dal 1991 al 1999 (e scomparso nel 2002). Il nome di Carlo Brigo, è legato, come quello del padre, all’imprenditoria polesana. La famiglia ha gestito per anni l’Ipag, azienda legata alle arti grafiche. Negli otto anni di presidente di Assindustria (1988-1994) si spese molto per lo sviluppo produttivo del territorio. Fra le altre cose contribuì in modo importante alla nascita del Censer e dell’Interporto, importanti enti ed infrastrutture polesane.

Il suo nome è stato legato anche allo sport, in quanto alla fine degli anni ‘80 Carlo Brigo, con altri imprenditori aveva partecipato ad una cordata per rilevare il Rovigo calcio e rilanciarlo. Nel 1991 il prefetto di Rovigo gli consegnò l’onorificenza di Commendatore. Confindustria l’aveva ricordato nel 2017 in una giornata organizzata per ricordare e onorare tutti i presidenti dell’associazione polesana degli industriali. A ritirare il premio per Carlo, in quell’occasione, andò la moglie Emanuela Pizzardo.

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