“Fate in modo che non si ripeta”

L’ondata di maltempo che ha portato al nubifragio di martedì 25 giugno su Rovigo e altri Comuni, seppur terminata, lascia ancora visibili ed evidenti danni ad abitazioni e residenti.

Davanti alla conta dei problemi da risolvere, molti rimangono gli interrogativi sulla gestione viaria e fognaria del capoluogo; tombini ostruiti, caditoie non libere, melma, fango e fogliame sembrano aver peggiorato o, almeno, non facilitato il normale deflusso dell’acqua. Questi i punti da migliorare e controllare dei quali, secondo l’opinione di chi si è visto entrare vari centimetri d’acqua in casa o nelle cantine/garage, la nuova giunta di palazzo Nodari dovrà tener conto. “Abito in centro storico, sono scesa in taverna e avevo l'acqua fino al ginocchio” sottolinea Laura, auspicando: “Bisognerà provvedere adeguatamente alla sistemazione delle fognature, tenendo conto che ci troviamo, territorialmente, tra due fiumi, Adige e Po”.

Pur evidenziando la straordinarietà dell’evento avvenuto e delle condizioni metereologiche che si sono abbattute su Rovigo, Domenico commenta: “Ho subito molti danni perché è entrata l'acqua nel magazzino della merce, bisognerà studiare dei metodi di smaltimento delle acque nei corsi fluviali in modo tale da permettere che le caditoie siano ben pulite e libere”.

Per Andrea: “Occorre una pulizia continua di tutti quegli elementi che servono per far defluire l’acqua dal piano stradale”, mentre, Stefano, osservando il quartiere di residenza, annota: “I tombini sono continuamente intasati e pieni di erba”. “Sono aspetti che dovranno essere sistemati - continua - per evitare che si ripresenti una problematica simile a quella successa pochi giorni fa”.

Pulizia e controllo, dunque, le parole chiave per i rodigini: due punti di lavoro importanti che la nuova giunta si troverà sul tavolo di lavoro.