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"Perde troppo tempo coi barboni: cacciate quel prete"

Petizione per trasferire il parroco

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Don Giovanni Kirshner, alla guida della parrocchia di Santa Maria del Sile e Sant'Angelo (Treviso), è nuovamente al centro di una bufera. Un gruppo di parrocchiani ha raccolto decine di firme e scritto una lettera alla Diocesi, chiedendo il suo allontanamento. La documentazione è già stata depositata alla curia, e la tensione nella comunità trevigiana è palpabile.

Le critiche mosse contro Don Giovanni non sono nuove. Già nel dicembre del 2023, il parroco era stato oggetto di una petizione simile, scaturita dalla sua decisione di ospitare alcuni senzatetto all'interno della chiesa e negli spogliatoi delle strutture sportive parrocchiali durante le gelide notti invernali. Questa volta, però, le accuse sono più articolate e riguardano la presunta mancanza di attenzione del sacerdote nei confronti della parrocchia di Santa Maria del Sile.

Nella lettera inviata alla Diocesi, i parrocchiani esprimono il loro rammarico e delusione per l'operato di Don Giovanni. "La disponibilità che ha il parroco all’accoglienza solo di 'alcuni ultimi', e la 'non considerazione' della parrocchia a lui assegnata, ci fa pensare che il suo posto e la sua vocazione sia altrove", si legge in un passaggio della missiva. I firmatari auspicano che alla parrocchia venga assegnato un nuovo parroco capace di integrarsi e di ricreare la comunità che, a loro dire, si è disgregata negli ultimi anni.

Ma chi è davvero Don Giovanni Kirshner? E perché le sue azioni suscitano tanto scalpore? Don Giovanni è noto per il suo impegno verso i più bisognosi, un impegno che, secondo alcuni, lo rende inadatto a gestire una parrocchia. "Riteniamo che non sia per niente adatto a gestire strutture, famiglie e persone che hanno bisogno di cure e sostegno, anche morale, nelle diverse fasi della vita", scrivono i parrocchiani nella loro lettera.

Il nodo centrale della questione sembra essere l'accoglienza dei senzatetto. Secondo i parrocchiani, Don Giovanni si concentra troppo su "alcuni ultimi", trascurando il resto della comunità. "Non li sta aiutando in un percorso di inserimento sociale, in quanto la comunità li vede soli, abbandonati a loro stessi, senza regole e dignità. Questo non è il modo corretto di aiutare le persone!", si legge nella lettera.

Alcuni parrocchiani suggeriscono addirittura che Don Giovanni sarebbe più utile in una missione in Africa, dove potrebbe esprimere al meglio la sua vocazione di buon samaritano. "Tanti tantissimi parrocchiani ritengono che il suo operato sia più utile in qualche missione in Africa", scrivono.

La petizione è chiara: i parrocchiani chiedono che Don Giovanni venga sostituito immediatamente con un nuovo parroco. "Ci auguriamo che alla parrocchia di S. Angelo e S. Maria del Sile venga assegnato un parroco capace di integrarsi e di ricreare la comunità che si è disgregata in questi ultimi anni", si legge nella lettera.


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