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ULSS 5 POLESANA

"Così stiamo riducendo le liste d'attesa"

Un grande risultato, per l'azienda sanitaria

"Così stiamo riducendo le liste d'attesa"

“Oggi presentiamo i risultati di un lavoro di squadra importante: gli incrementi delle attività svolte e l’abbattimento delle liste d’attesa mostrano il grande sforzo collettivo fatto da tutti i dipendenti di Ulss5, specie dopo il 2020, anno del Covid. Ad oggi sono aumentate sensibilmente le prestazioni.”

Queste le parole di Pietro Girardi, Direttore Generale dell’Ulss5 che, questa mattina nella sede direzionale della Cittadella Socio-sanitaria di Viale Tre Martiri, ha presentato - insieme alla rete di collaboratori e dirigenti dell’azienda (tra i quali anche la neo-nominata Direttore Sanitario, dr. ssa Carla Destro), i dati relativi all’abbattimento delle liste d’attesa e al corretto accesso alle prestazioni di Specialistica ambulatoriale rese possibili grazie all’aumento delle stesse, dal 2019 ad oggi.

Anni intensi, segnati dal Covid, ma anche da numeri incoraggianti per l’azienda sanitaria polesana. Le 14.000 prestazioni che, causa pandemia, erano state rallentate e non portate a termine, nell’arco del triennio ’20-’22, sono state completamente recuperate, così si è arrivati al 2023 sostanzialmente con un bilancio ottimale e senza gli strascichi delle annualità precedenti.

Il post-pandemia ha fatto registrare un importante incremento di domande, alle quali, è corrisposto un grand sforzo collettivo per rendere sempre più accessibili e garantite le prestazioni nell’arco breve. Risale al Maggio del ’23, infatti, l’azzeramento delle prestazioni con priorità B; quelle D, da 439 sono scese - a Maggio di quest’anno – a 0, lo stesso per quelle di tipo P, da 327 a 0.

Grazie alla creazione di un tavolo aziendale (nel quale hanno collaborato unitamente la Direzione ospedali dei distretti, l’Ufficio relazioni pubbliche, il Cup e l’area di specialistica ambulatoriale) e ai fondi aggiuntivi dati dalla Regione Veneto, il 2023 si è concluso con un bilancio molto positivo. Dalle 651.739 prestazioni erogate nel 2019 si è arrivati alle 659.796 svolte nel 2023 (escluso il laboratorio analisi).  La crescita non si ferma qui: anche i ricoveri chirurgici sono aumentati del +22%.

“Con questi dati alla mano sfatiamo il mito del settore privato, in questi anni sono state erogate molte prestazioni” commenta Girardi.

Altra nota incoraggiante è senz’altro il dato - tutto in controtendenza rispetto alla situazione regionale – del personale: nel 2019 i medici dipendenti dell’azienda erano 424. A Maggio 2024, risultano 453. Infermieri e Oss sono i profili professionali aumentati sensibilmente. Nonostante l’incremento benaugurante delle presenze, restano ancora, annota il direttore, “alcuni settori non migliorati, anzi, in difficoltà per carenza di specializzati. Radiologia, endoscopia, dermatologia, ginecologia e oncologia sono tra questi.” All’aumento sì dei numeri, occorre però fare una considerazione, continua: “Più medici non corrispondono sempre a più specialisti. Molti tra quelli che arrivano sono in via di specializzazione e affiancano i professionisti”.

I dati presentati, segnali concreti di un grande lavoro di squadra, fanno ben sperare e raccolgono però anche una constatazione notata da Girardi: “Nel 2030, a forte di 1 persona in età lavorativa, ce ne sarà 1 pensionata. Con questo dato di fatto le prestazioni saranno più richieste e si potrebbe incorrere nella difficoltà seria di non riuscire ad erogarle per tutti”. “Più attenzione e uno stila di vita sano” – commenta - “saranno gli strumenti per prevenire”.

 

 

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