Cerca

veneto

Lupi nel Vicentino: un equilibrio fragile tra natura e comunità

Predazioni in aumento, impatti su allevamenti e turismo, e la necessità di misure decisive per la convivenza

Una famiglia di lupi nel Parco del Delta

Il lupo, simbolo di libertà e selvaticità, sta diventando una presenza sempre più ingombrante nel territorio vicentino. La crescita esponenziale delle predazioni, che hanno più che raddoppiato nel giro di un anno, sta mettendo a dura prova non solo gli allevamenti, ma anche il turismo e la stabilità sociale delle comunità montane.

Il vertice tenutosi il 2 luglio 2024 a Palazzo Nievo, organizzato dalla prefettura e dalla Provincia, ha riunito sindaci, presidenti delle unioni montane, esponenti dell’Ulss 7 e 8, rappresentanti della Regione e delle forze dell’ordine, oltre a membri della Lega antivivisezione, per affrontare un problema che richiede soluzioni urgenti e definitive.

Secondo quanto illustrato dal presidente della Provincia, Andrea Nardin, sono 40 i comuni vicentini interessati dalle predazioni. Nel 2023, gli attacchi sono stati 101, coinvolgendo non solo caprioli e mufloni, ma anche mucche, capre, asini e persino cani. Gli avvistamenti non si limitano più alle zone montane, ma si estendono fino alle colline e alle pianure, con incontri ravvicinati che spesso diventano virali sui social. Tuttavia, non mancano i falsi allarmi, come nel caso di lupi cecoslovacchi scambiati per veri lupi.

Per approfondire leggi anche:



Il lupo rappresenta una minaccia concreta per gli allevamenti di bovini e ovini. Gli attacchi ai capi delle malghe sono così frequenti che alcuni malgari stanno considerando di abbandonare i pascoli. Questo non solo mette a rischio l'economia locale, ma anche il turismo, con visitatori sempre più timorosi di avventurarsi lungo i sentieri. La fuga della popolazione dalle zone montane, già in difficoltà, potrebbe portare a un ulteriore spopolamento, aggravando problemi come il dissesto idrogeologico.


Non sono solo gli animali da allevamento a essere in pericolo. Gli attacchi del lupo contro capre e asini allevati per hobby, così come contro i cani, stanno generando paura tra i residenti. Questo clima di timore ha ripercussioni sulla stabilità sociale, con famiglie preoccupate per la sicurezza dei loro animali da compagnia.

Il presidente Nardin ha sottolineato la necessità di una "rieducazione" del lupo, per dissuaderlo dal consumare carne bovina e attaccare animali da compagnia. Tra le soluzioni proposte, l'utilizzo di proiettili di gomma è stato citato come esempio. Il prefetto Salvatore Caccamo ha annunciato l'intenzione di redigere un documento per portare il fenomeno all'attenzione dei ministeri competenti e della Regione, che in passato ha già introdotto misure significative, ma forse non sufficienti.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400