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LA KERMESSE

Sette giorni per riflettere sul valore dei diritti umani

Presentati gli eventi in programma dal 15 al 21 luglio. E alla fine arriva Diodato

Sette giorni per riflettere sul valore dei diritti umani

Presentato il ricco programma della “Settimana dei diritti umani”: venerdì sera, al teatro Duomo di Rovigo, il “la” d’inizio del festival che, per la sua seconda edizione, sbarca nel capoluogo polesano portando, attraverso arte, cultura, musica e cinema, il tema sempre vivo e - quanto mai attuale - dei diritti umani.

Nell’arco di 7 giorni, dal 15 al 21 luglio, tante le iniziative - tutte gratuite - che si potranno seguire. Spettacoli, dibattiti, laboratori e mostre nel segno di guardare, come recita il titolo dell’iniziativa, “D(i)ritti al futuro”. Gran finale, domenica 21, con la 27esima edizione di “Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty” con la partecipazione anche del cantautore Diodato.

“L’arte è uno strumento educativo prezioso per tutelare, promuovere e far conoscere la realtà dei diritti, specie in un mondo come quello che stiamo tutti vedendo giorno dopo giorno” ha esordito Michele Lionello, direttore artistico del festival, iniziando la serata. Tanti gli attori di questa iniziativa, tante associazioni, enti, sindacati e realtà del territorio - e non - che, attraverso una stretta collaborazione, hanno permesso di riproporre, dopo il successo della scorsa edizione, la settimana anche quest’anno.

Tra le novità: l’inserimento dello sport, la collaborazione con il teatro Duomo (che ospiterà le proiezioni) e il ricordo di Matteotti attraverso due incontri, uno il 15 e l’altro il 17.

“Abbiamo voluto porre attenzione su questa figura, in occasione del centenario della morte. Sempre attuale è il suo pensiero sulle tematiche che trattiamo. Pace, diritti di tutti e tutte e rispetto reciproco: sono punti fermi delle sue idee” spiega Lionello.

La serata è continuata con l’anteprima dell’iniziativa “Il carcere in piazza”, progetto finanziato da Cariparo e realizzato con il coinvolgimento di Comune, il “Manto di Martino” e il “Coordinamento volontari della casa circondariale di Rovigo”. Il tema carcerario è stato analizzato grazie alla presentazione in sala dei libri: “Metà giardino, metà galera” (di Alessia La Villa e Leandro Vanni) e “Il carcere in Italia oggi. Una fotografia impietosa” (di Livio Ferrari).

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