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veneto
09.07.2024 - 09:38
Il Toscana Virus, un nome che evoca la bellezza delle colline toscane, è in realtà un nemico silenzioso e poco conosciuto. Questo virus, trasmesso dai flebotomi, comunemente noti come pappataci, è generalmente asintomatico e benigno. Tuttavia, in rari casi, può causare gravi complicazioni neurologiche come meningite o meningoencefalite. Il primo caso del 2024 è stato registrato nel Padovano, precisamente nell'area dei Colli Euganei, dove una donna sopra i 65 anni è stata ricoverata in ospedale con una forma neurologica del virus.
Ma chi sono questi pappataci? Simili a zanzare, questi insetti di piccole dimensioni hanno un volo silenzioso e le loro punture sono particolarmente fastidiose e irritanti. Le larve dei pappataci non si sviluppano in presenza di acqua, come avviene per le zanzare, ma preferiscono luoghi umidi e ombreggiati, come cumuli di foglie, detriti vegetali o letame. Questo rende le zone verdeggianti, come i Colli Euganei, un habitat ideale per questi insetti e, di conseguenza, un'area a rischio per la trasmissione del Toscana Virus.
La donna colpita dal virus è stata ricoverata nella Terapia Intensiva dell'Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia. Fortunatamente, le sue condizioni sono in miglioramento e presto potrebbe essere dimessa. Questo caso ha acceso i riflettori su una malattia che, sebbene rara, può avere conseguenze gravi. "Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di un virus che provoca infezioni a decorso asintomatico," spiega il dottor Valerio Valeriano, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 Euganea. Tuttavia, nelle forme più gravi, come la meningoencefalite, i sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, fotofobia, confusione mentale, vomito e letargia.
La prevenzione è fondamentale per evitare la diffusione del Toscana Virus. L'uso di repellenti cutanei e zanzariere è altamente raccomandato, soprattutto nelle zone più verdeggianti. "Nel nostro territorio, l'area più a rischio è quella dei Colli Euganei," continua il dottor Valeriano. "Ipotizziamo che il virus sia arrivato in queste zone e che vi sia presente un serbatoio, oltre al pappatacio stesso, rendendo la zona endemica."
I casi di Toscana Virus tendono a essere rilevati soprattutto durante i mesi estivi, ricalcando la biologia del pappatacio. L'anno scorso, si sono verificati tre casi di infezione da Toscana Virus, mentre nel 2022 i casi erano stati quattro, tutti concentrati nell'area collinare. Questo pattern stagionale rende ancora più importante la consapevolezza e la prevenzione durante i mesi caldi.
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