VOCE
polesella
11.07.2024 - 13:26
Finisce sotto indagine Silvio Trevisan, noto e apprezzato comandante - sino a quando questa vicenda è deflagrata - della Polizia locale associata del Medio Polesine. La Procura gli contesta, a quanto comunicato con nota ufficiale, l'attestazione falsa di lavori di pubblica utilità in realtà mai svolti, determinanti per fare sì che un imputato potesse ottenere la messa alla prova, sospendendo quindi il procedimento penale.
"Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato - spiega infatti il comunicato - comunica in considerazione della rilevanza pubblica della notizia anche in rapporto alla comunità territoriale e per una corretta informazione, che la Procura della Repubblica di Rovigo nell’ambito di un procedimento penale in fase di indagini preliminari, a seguito di indagini delegate ai Carabinieri di Polesella e alla aliquota dei Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria di Rovigo, ha eseguito una ordinanza di misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di un anno nei confronti di T. S. , all’epoca dei fatti Comandante della Polizia locale associata del Medio Polesine, e una ordinanza di misura cautelare coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di S. D. , soggetto imputato in un altro procedimento penale e in tale veste richiedente la sospensione del procedimento con messa alla prova subordinata allo svolgimenti di lavori di pubblica utilità, ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Rovigo su richiesta della Procura di Rovigo, per più reati, in ipotesi accusatoria, di falso ideologico di cui agli artt.110, 81 cpv, 479 in relazione all’art.476 comma 2 c.p., commessi in Polesella nel 2023 per false attestazioni dello svolgimento di prestazioni di lavori di pubblica utilità, ritenute a seguito delle indagini svolte non effettuate".
"La misura cautelare per T. S. è stata data anche per il reato, in ipotesi accusatoria, di cui agli artt.56, 617 comma I e III c.p. di tentativo di fraudolenta cognizione di comunicazioni e conversazioni telefoniche tra altre persone, in Polesella in data antecedente e prossima al novembre 2023".
Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, infatti, non appare da escludere che, una volta emersa la vicenda, il comandante possa avere tentato di "scoprire", in maniera però illecita, chi la avesse portata alla luce.
"La complessa attività di indagine trae origine dalle verifiche operate dallo stesso Comune di Polesella, che ha inviato la relativa segnalazione alla Procura. Le indagini delegate ai Carabinieri sono consistite in esami di numerose persone, anche dipendenti, informate sui fatti, in acquisizione dei registri presenza, in acquisizione dei tabulati telefonici e riscontro zone celle, in acquisizione degli atti del procedimento disciplinare avviato dal Comune di Polesella con atto di contestazione dell’ottobre 2023 e concluso nel dicembre 2023 con la irrogazione a T.S. della sanzione disciplinare della sospensione del servizio con privazione della retribuzione per sei mesi; in verifica della presenza o meno di riscontri alle dichiarazioni rese da T.S. nel procedimento disciplinare; in accertamenti relativi al rinvenimento di un registratore nel Comando di Polizia locale e verifiche ed accertamenti tecnici conseguenti; sequestro cellulari e indagini per i riscontri di quanto risultante sui cellulari in sequestro, con analisi tecniche".
"Le misure suddette sono state date dal Giudice ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per le ipotesi di reato sopra indicate e le esigenze cautelari di cui alla lett. c) dell’art.274 cpp – concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per cui si procede - in ragione della modalità e natura dei fatti commessi in ipotesi accusatoria, stante quanto realizzato per eludere il provvedimento giurisdizionale cui S .D. era stato messo alla prova ed obbligato ad ottemperare agli obblighi relativi al programma di trattamento, tra cui i lavori di pubblica utilità. Si ricorda che la responsabilità penale può essere accertata solo a seguito di processo con sentenza passata in giudicato sussistendo la presunzione di innocenza".
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE