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ARQUA' POLESINE

Il ricordo del carabiniere Modica non muore mai

Tante divise alla messa per ricordare la morte in Transpolesana del vicebrigadiere

Il ricordo del carabiniere Modica non muore mai

E' un dolore che si rinnova, un ricordo che non muore mai, quello per Antonino Modica, il carabiniere che perse la vita a 55 anni in Transpolesana mentre soccorreva un mezzo in avaria, all'altezza di Fratta Polesine. Alle 10 di oggi 13 luglio ad Arquà Polesine, si è svolta, come ogni anno dal 2018 a questa parte, la messa in ricordo dell'eroe che in servizio ha perso la vita. 

La messa in onore del vice brigadiere è stata celebrata nella chiesa “Sant’Andrea Apostolo” di Arquà Polesine. Quel maledetto 13 luglio il carabiniere, originario di Palermo, ma anni punto di riferimento in Polesine, stava svolgendo un servizio di viabilità lungo la strada regionale “Transpolesana”, che collega Rovigo a Verona. Un mezzo lo ha travolto e per lui non c'è stato nulla da fare. 

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Alla funzione – celebrata dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri “Veneto”, don Corrado Tombolan – era presente il Comandante Provinciale di Rovigo, Colonnello Edoardo Campora, con una folta rappresentanza dei Carabinieri della provincia, il vice Sindaco del Comune di Arquà Polesine Angela Malvina, il Coordinatore Provinciale e rappresentanze di diverse sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Provincia nonché una rappresentanza dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.).

Il vice Brigadiere Antonino Modica, originario di Palermo, all’epoca dei fatti in servizio nella Stazione Carabinieri di Arquà Polesine, sempre ricordato per la grande disponibilità, era arrivato in Polesine nel gennaio 1989, dove si era sposato con Elisa nel 1994, dalla quale aveva avuto due figli, Luca di 28 anni ed Elena di 23.

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