Cerca

Meteo

Un crescendo fino a oltre 41 gradi

A Rovigo temperature roventi, le più alte del Veneto. E l’Ispra: “Nel 2023 tre eventi estremi”

Un crescendo fino a oltre 41 gradi

Dopo un fine settimana tutto sommato accettabile, da oggi, lunedì 15 luglio, le temperature sono tornate ad innalzarsi. E da oggi, con la previsione di un picco massimo di 36,8° nel capoluogo, Rovigo sarà il più caldo dei capoluoghi del Veneto, davanti a Treviso con 36°, e lo sarà anche domani con 37°, staccando la seconda città più calda che sarà ancora Treviso ma si fermerà a 34,8°. Per giovedì la previsione 3B meteo è di 37,1°, mentre venerdì potrebbe toccare i 37,6° davanti a Padova con 36,9°, stessa temperatura sabato, mentre domenica sono previsti 37,4° per poi arrivare ai 38,1° di domenica, ai 39,5° di lunedì prossimo e sfondare il “muro” dei 40° martedì, con la temperatura prevista per mercoledì della prossima settimana addirittura stimata in 41,5°.

Un crescendo di temperature, secondo le previsioni di 3bmeteo, che farà rimpiangere perfino i 34,2 gradi che si sono toccati ieri in città, mentre a Pradon di Porto Tolle, che li aveva raggiunti domenica, ieri la massima è stata 32,7, con il massimo delle massime a Castelnovo Bariano con 34,9.

Per approfondire leggi anche:

Si apre quindi un lungo periodo di caldo estremamente intenso, provocato dalle masse d'aria provenienti dal Nord Africa. Francesco Nucera, meteorologo di 3bmeteo.com, evidenzia che “questa ondata di caldo si distinguerà non solo per l’intensità, ma anche per la durata, prolungandosi per almeno una settimana, e per l'estensione, interessando numerose nazioni dell'Europa, in particolare quelle orientali. Le temperature di per sé già alte, subiranno un ulteriore aumento ovunque, con valori che supereranno le medie stagionali di 8-10°C. Anche le coste, nonostante la brezza marina, non saranno risparmiate dall'umidità, rendendo l'atmosfera afosa e le giornate particolarmente calde. Il picco sarà raggiunto a metà settimana mentre qualche temporale potrà aversi sull'arco alpino.

Negli anni 2000 le ondate di caldo una caratteristica ricorrente delle estati. Il caldo si avvertirà anche di notte, con temperature minime che difficilmente scenderanno sotto i 20-23°C. Nei centri urbani, le temperature notturne potrebbero stabilizzarsi intorno ai 25-26°C. Questa intensificazione delle ondate di caldo sul Mediterraneo, osservata già dagli anni 2000, è dovuta a un cambiamento nella circolazione estiva. L'anticiclone delle Azzorre si è spostato verso le Bermuda, mentre gli anticicloni africani risalgono con più frequenza verso nord cambiando il volto all'estate mediterranea”.

A proposito di meteo, l’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha appena pubblicato il proprio rapporto sul clima in Italia nel 2023, nel quale sottolinea come l'anno scorso “è stato un anno caldo, confermando la tendenza all’aumento della temperatura osservata negli ultimi decenni. Il 2023 si colloca al secondo posto fra i più caldi della serie, dopo il 2022, per la temperatura media e per la temperatura massima, e ha fatto registrare il nuovo record della media annuale delle temperature minime giornaliere. Ottobre è stato il mese relativamente più caldo: con oltre 3°C sopra la media 1991-2020 ha segnato il valore più alto della propria serie mensile dal 1961.

Anche in estate l’Italia è stata investita da intense onde di calore, con le temperature di 48.2 °C registrate il 24 luglio a Jerzu e Lotzorai, nella Sardegna sud-orientale, massimo assoluto mai registrato in Sardegna. La siccità e i conseguenti problemi di severità idrica hanno continuato a interessare l’Italia nel corso del 2023, sebbene in maniera differenziata rispetto alla situazione critica riscontrata nel 2022. I territori del nord e centro Italia nei primi quattro mesi dell’anno sono stati caratterizzati da situazioni di siccità severa ed estrema che si sono andate attenuando nel corso del 2023”.

Caldo e siccità, ma non solo: “Numerosi sono stati gli eventi estremi che hanno interessato il territorio nazionale. Particolarmente disastrose sono state le alluvioni che hanno colpito l’Italia centrale. Nel corso del mese di maggio i territori centro-orientali dell’Emilia-Romagna sono stati investiti da due eventi pluviometrici in rapida successione, entrambi di entità eccezionale, con quantitativi totali complessivi di precipitazione stimati tra un quarto e metà del valore atteso (medio climatologico 1991-2020) per l’intero anno, causando 17 decessi, piene eccezionali, migliaia di fenomeni franosi e danni gravissimi ed estesi su tutto il territorio. Il 2 novembre in Toscana forti temporali hanno fatto registrare quantitativi di pioggia eccezionali, con cumulati massimi puntuali fino 180-200 mm in 3 ore sulle zone settentrionali delle province di Pisa e Livorno e fino a 130-170 mm in 5-6 ore sulle zone meridionali della provincia di Pistoia e sulla provincia di Prato. Gli effetti al suolo sono stati disastrosi, con esondazioni che hanno interessato importanti aree commerciali e molte zone residenziali e causato 8 vittime”.

Guardando agli eventi eccezionali che hanno interessato il Polesine, si evidenzia l'ondata di maltempo fra 26 e 27 febbraio, quando “venti intensi con media giornaliera di 49 chilometri orari sono stati misurati nella stazione di Rosolina, con conseguenti danni lungo la costa”, quella fra 8 e 12 maggio, “con massimi di 161 millimetri a Trecenta e 165 a Faedo, e tempi di ritorno stimati superiori a 50 anni. L’evento ha causato l’esondazione del fiume Ceresolo in Polesine, la chiusura di strade, l’allagamento di garage e cantine, la caduta di alberi e l’evacuazione di due abitazioni. Nel corso di questo evento, l’11 maggio, nelle aree centrali della pianura sono state registrate le temperature più basse degli ultimi 30 anni per la seconda decade di maggio. . Per la pianura il mese di maggio risulta il terzo più piovoso dal 1992”. Infine, l'ondata di calore fra 19 e 26 agosto, che “ha colpito il Veneto, con il superamento dei record, soprattutto per le temperature minime”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400