VOCE
porto tolle
19.07.2024 - 13:38
Questa mattina, presso lo stabilimento di Barricata del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, l’Amministrazione del Comune di Porto Tolle e il direttivo del Consorzio hanno lanciato un appello unanime al Governo, relativamente all’invasione del Granchio Blu.
Il Presidente del Consorzio Paolo Mancin ha esordito così: "Ringrazio l'Amministrazione Comunale e le Associazioni di Categoria per sostenerci in questo momento di grave crisi del settore ittico. Con il Sindaco e l'Assessore alla Pesca abbiamo scritto una lettera che verrà inviata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e per conoscenza al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia per richiamare nuovamente l'attenzione sulla situazione precaria in cui versano i nostri pescatori, invitando l'Onorevole Meloni a venire a vedere con i suoi occhi cosa accade nella nostra marineria. Non abbiamo più maniche da rimboccarci, navighiamo a vista nel tentativo di salvare il salvabile, ma ormai siamo allo stremo".
“E’ nostro intento rappresentare la drammaticità della condizione in cui versa la comunità di Porto Tolle a causa del procrastinarsi della presenza massiva del Granchio Blu, che ha distrutto l’intera economia del Delta del Po - ha detto l'assessore alla Pesca Tania Bertaggia - In questo ultimo anno, per il tramite anche del Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo, sono state avanzate istanze volte dichiarare l’emergenza nazionale e ad adottare provvedimenti che possano da un lato consentire ai pescatori privi di reddito di ottenere degli sgravi in termini di spesa e dall’altro consentire la ripresa dell’attività di molluschicoltura e venericoltura. Si è ripetutamente chiesto in ogni sede in particolare di dichiarare la moratoria dei mutui, sospendere il pagamento degli oneri previdenziali Inps, tributari e fiscali in generale, oltre che interventi economici per sostenere la pesca e lo smaltimento del granchio blu. Ad oggi, seppur siano stati effettuati interventi normativi, nel concreto non hanno ancora avuto attuazione. Pur cogliendo la volontà del Masaf di mettere a disposizione risorse economiche al settore ittico per affrontare la calamità segnaliamo che le tempistiche nelle quali le somme verranno concretamente incamerate dagli operatori non sono idonee a fronteggiare la crisi enorme che sta attraversando il settore in questo momento, vanificando ogni sforzo di intervento”.
“La nostra comunità è allo stremo - ha ribadito, da parte sua, il sindaco Roberto Pizzoli - I Pescatori sono privi di reddito da ormai 10 mesi, ciò nonostante devono far fronte al pagamento di mutui, finanziamenti, contributi Inps, oneri fiscali e tributari, utenze e ogni altra spesa necessaria al sostentamento proprio e delle proprie famiglie. L’Amministrazione locale per quanto di competenza sta cercando di dare delle risposte in termini di supporto al pagamento di utenze e aiuti alle famiglie, ma i bilanci comunali hanno visto una forte riduzione dei trasferimenti statali che impongono riduzione delle spese e dei servizi ai cittadini”.
“Confidiamo nel fatto che le Istituzioni si facciano carico del problema e della sorte della nostra comunità – afferma il Sindaco Pizzoli - adottando immediatamente quei provvedimenti tanto richiesti e necessari per superare questo momento di estrema difficoltà economica, ovvero: la richiesta di modifica dei criteri di calcolo del danno subito ossia nella determinazione del danno d’impresa si chiede che venga preso in considerazione il volume di produzione fatturato nel primo semestre dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, la moratoria dei mutui applicata a tutte le forme di mutuo o finanziamento sia afferenti all’impresa che a soggetti privati, la sospensione di tutti gli adempimenti tributari, fiscali e contributivi e l’individuazione di ammortizzatori sociali per gli operatori autonomi”.
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