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Veneto

Notte di follia: due donne aggrediscono un tassista e agenti

Coinvolta anche una 48enne di Rovigo

Zero taxi, lasciata a piedi di notte

Una notte di ordinaria follia ha sconvolto il centro storico di Verona: due donne aggrediscono un tassista e gli agenti della polizia locale. Due donne, una 41enne veronese e una 48enne di Rovigo, sono state protagoniste di una serie di atti violenti che hanno portato al loro arresto per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Ma cosa ha scatenato questa escalation di violenza?


Tutto è iniziato intorno alle 3 di notte, quando le due donne hanno deciso di non pagare la corsa al tassista che le aveva trasportate. Un gesto che, di per sé, potrebbe sembrare un banale atto di maleducazione, ma che ha dato il via a una serie di eventi ben più gravi. Il tassista, nel tentativo di ottenere il pagamento dovuto, è stato aggredito e minacciato dalle due donne, che non si sono fermate qui.


Non contente di aver aggredito il tassista, le due donne hanno proseguito la loro notte brava danneggiando tre auto in sosta nel centro storico di Verona. Utilizzando dei caschi, hanno colpito ripetutamente i veicoli, causando danni significativi. Ma la loro furia non si è fermata qui: hanno anche colpito ripetutamente il citofono di un palazzo, disturbando la quiete notturna dei residenti.

Le volanti della squadra mobile di Verona sono intervenute prontamente dopo aver ricevuto diverse segnalazioni. Alla vista degli agenti, le due donne hanno tentato di fuggire a bordo di uno scooter, ma dopo diversi tentativi, gli agenti sono riusciti a fermarle. Tuttavia, le fasi dell'arresto sono state tutt'altro che semplici. Le donne hanno opposto una strenua resistenza, colpendo ripetutamente gli agenti al volto e mordendo le loro braccia.

Una volta arrestate, le due donne sono state trasportate in questura per i dovuti accertamenti. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nella borsa della donna rodigina un cacciavite e un coltello a serramanico, portando a una denuncia aggiuntiva per porto d'armi di oggetti atti a offendere. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di gravità alla vicenda, sollevando interrogativi sulle intenzioni delle due donne.




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