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il caso

Bloccati in Inghilterra dal bug, l'odissea degli studenti

Un gruppo di giovani altopolesani non riescono a ripartire per il caos informatico

Bloccati in Inghilterra dal bug, l'odissea degli studenti

Bloccati in Inghilterra dal crash informatico. C’è anche un gruppo di giovani polesani tra coloro che hanno dovuto fare i conti con i disagi provocati dal “bug” che, dallo scorso venerdì, ha letteralmente paralizzato gli aeroporti di tutto il mondo, causando la cancellazione di migliaia di voli, oltre a ritardi e posticipi.

La comitiva, formata da ragazzi di Castelmassa, Castelnovo Bariano e Bergantino, era partita ad inizio luglio dall’aeroporto di Bergamo alla volta di Liverpool per poter frequentare un corso di approfondimento linguistico a Southport. Avrebbe dovuto far ritorno lunedì, ma le ripercussioni causate dal problema informatico ha costretto il gruppo a rimandare la partenza fino ad oggi, con un nuovo volo per il rientro in Italia. A promuovere il viaggio in Inghilterra è stata Roberta Azzolini, docente di lingua inglese di Castelmassa.

“Dovevamo far ritorno alla volta di lunedì - racconta Annalisa Marini, ex docente in pensione che ha preso parte al viaggio - invece non ci è stato possibile farlo, a causa di questo guasto mondiale che ha finito con il causarci non pochi disagi, in primis l’annullamento del volo in programma lunedì dall’aeroporto di Liverpool. Quindi abbiamo anche dovuto recarci in banca, visto che non funzionavano bancomat e carte di credito. Siamo poi stati costretti a trovare un nuovo alloggio, con spese impreviste. Io ho preso parte, nella doppia veste di accompagnatore e corsista. I ragazzi presenti provenivano da tutta Italia e Spagna. In tutto eravamo una quarantina. Da quello che abbiamo appreso, molti gruppi hanno avuto grandi difficoltà nel ritornare”.

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