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Gambe leggere in estate: ecco i segreti

La personal trainer Chiara Fazzini spiega 6 esercizi per migliorare la circolazione e prevenire il gonfiore

Gambe leggere in estate: 6 esercizi per migliorare la circolazione e prevenire il gonfiore

L'estate, con le sue temperature elevate, l'umidità e il sole cocente, può mettere a dura prova la salute delle nostre gambe. Ma perché il caldo influisce così negativamente sulla circolazione sanguigna? Il calore tende a dilatare i vasi sanguigni, rendendo più difficoltosa la risalita del sangue dagli arti inferiori al cuore. Questo fenomeno può causare gambe pesanti, formicolio, dolore e gonfiore, soprattutto in chi conduce una vita sedentaria. Questi disagi stagionali possono anche essere il campanello d'allarme dell'insufficienza venosa, una patologia che colpisce il 30% delle donne italiane e il 15% degli uomini.

L'INSUFFICIENZA VENOSA: UN PROBLEMA DIFFUSO
L'insufficienza venosa è una condizione che peggiora con l'età. Tra i 20 e i 30 anni, colpisce il 20% delle donne e il 10% degli uomini, ma con l'arrivo della menopausa, una donna su due ne è affetta. La personal trainer ed esperta in chinesiologia Chiara Fazzini suggerisce una routine quotidiana di esercizi di scarico venoso dinamico per contrastare l'effetto della gravità sul flusso sanguigno, prevenire l'edema e la trombosi venosa, e mantenere le gambe leggere e sgonfie in ogni stagione.

LE QUATTRO POMPE CIRCOLATORIE
"Nel nostro corpo ci sono quattro pompe circolatorie importantissime: nella zona plantare, nel polpaccio, dietro al ginocchio (fossa poplitea) e nel quadricipite", spiega Chiara Fazzini. Queste stazioni, se ostacolate da posture errate, scarpe strette o uno stile di vita sedentario, possono causare problemi circolatori come ritenzione idrica, gonfiore e dolori, spesso accompagnati da un antiestetico effetto a buccia d'arancia.

ESERCIZI PER GAMBE LEGGERE
Ecco sei esercizi consigliati da Chiara Fazzini per mantenere le gambe leggere e in salute: 1. SBLOCCARE L'ARTICOLAZIONE DELL'ANCA: Seduti a terra, recliniamo leggermente il busto all'indietro, sostenendoci con le braccia distese dietro la schiena. Le gambe sono piegate davanti a noi, con i piedi poggiati a terra, leggermente distanti tra loro. Flettiamo le gambe, prima da un lato e poi dall'altro, cercando di toccare con le ginocchia il pavimento. Ripetere per 10 volte. 2. CALF PER I POLPACCI: Sdraiati con le gambe sollevate e i piedi appoggiati al muro, spingere con la punta dei piedi, staccando i talloni dal muro e sollevando contemporaneamente il bacino. Ripetere per 10 volte. 3. MASSAGGIO PLANTARE CON UNA PALLINA DA TENNIS: Oltre a scaricare lo stress, favorisce la circolazione sanguigna e allevia i dolori associati alla fascite plantare. Da eseguire per almeno 2-3 minuti per piede. 4. AUTOMASSAGGIO CAVIGLIA-GINOCCHIO: Premi con la punta delle dita delle mani la pelle delle gambe, partendo dalla caviglia e risalendo fino alla fossa poplitea, con movimenti rotatori. Eseguire 10 volte per parte. 5. CAVIGLIE: Seduti su una sedia o sdraiati, flettiamo ed estendiamo le caviglie, muovendo i piedi in su e in giù. Ruotiamo poi lentamente le caviglie in senso orario e antiorario. Eseguire i due esercizi per almeno 10 volte ciascuno e per ogni gamba. 6. RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA: Un altro valido alleato per migliorare l'ossigenazione dei tessuti e allontanare lo stress. In posizione eretta, inspirare dal naso, gonfiando l'addome. Espirare quindi dalla bocca, portando l'ombelico alla colonna. Da eseguire almeno 10 volte al giorno.

CAMMINARE SCALZI: UN TOCCASANA PER LA CIRCOLAZIONE
"Non sottovalutiamo poi l'importanza di camminare scalzi", suggerisce Fazzini. Senza le scarpe a comprimere i capillari presenti nella pianta del piede, questi possono svolgere liberamente il loro compito. Via libera quindi alle camminate sulla spiaggia o sull'erba, per riappropriarci del contatto con la natura, del quale beneficerà anche il nostro umore. Se non fosse possibile, va benissimo anche camminare in casa, purché a piedi nudi.

COME RICONOSCERE UNA CATTIVA CIRCOLAZIONE?
"Consiglio di effettuare un semplice test a casa: premiamo con un dito in un'ipotetica zona in cui pensiamo esserci ritenzione idrica. Se si crea un alone bianco e sono necessari più di 4 secondi perché scompaia, siamo in presenza di una circolazione non ottimale e di ritenzione idrica", conclude la dottoressa in scienze motorie.

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