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ZONA INDUSTRIALE

Macroarea, la svolta di Arquà

La giunta Serafin ha deliberato il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione

Macroarea, la svolta di Arquà

La macroarea area industriale, artigianale e commerciale di Arquà Polesine e Villamarzana ha un futuro. Dopo lunghi anni di attesa, la svolta destinata a dare un nuovo impulso all’economia polesana è arrivata lunedì 29 luglio, quando la giunta comunale di Arquà Polesine, guidata dal sindaco Enrico Serafin, ha approvato il progetto esecutivo per il completamento delle opere di urbanizzazione del piano insediamenti produttivi “Macroarea ss 434 – Transpolesana”. Porta infatti la data del 29 giugno la delibera con cui il primo cittadino dà l’ok al progetto. Ed è lo stesso Serafin a spiegare: “Il progetto è attualmente in gara attraverso un bando che si chiuderà tra la fine di agosto e i primi di settembre”. Sul piatto ci sono oltre 2 milioni di euro, 2.220.000 per la precisione: a tanto ammonta la stima prevista per la realizzazione dell’intera opera. La cifra è così suddivisa: 1.365.727,70 euro di competenza di Arquà Polesine e 854.272,30 euro per Villamarzana. La cifra è ottenuta dalle polizze fidejussorie attivate a seguito del fallimento della I3 spa ma anche dai privati.

La storia della macroarea, lunga e travagliata sia sotto il profilo politico che sotto l’aspetto tecnico, sta dunque per cambiare. Una storia che il sindaco Serafin conosce molto bene dato che, come lui stesso racconta, l’ha seguita e gestita in prima persona negli ultimi cinque anni. “Sono stato eletto nel 2019 – dice - in occasione del secondo mandato di Chiara Turolla (ex sindaco di Arquà, ndr). In quel momento eravamo disallineati con Villamarzana sia politicamente che sul piano tecnico. Allora abbiamo ritrovato una convergenza di intenti. Nel frattempo, la situazione vedeva la parte di macroarea di Villamarzana con i lavori quasi completati e nella piena proprietà del Comune, di qua, invece, nella parte di Arquà, non eravamo nemmeno proprietari. In tempi più recenti si è fatto avanti un nuovo soggetto attuatore e con lui è stato riavviato il ‘Pua 2019 Arquà Polesine’, rimasto sino ad oggi inattuato in seguito alla messa in liquidazione del Consorzio Zip di Padova che ne costituiva il soggetto attuatore precedente”.

L’attuale soggetto attuatore del Piano è la Sch srl, con sede proprio ad Arquà Polesine, rappresentata dall’amministratore unico Carlo Schiavolin. La Sch srl è il mandatario, ossia rappresenta la maggioranza, dei proprietari dei lotti della macroarea. “Con Schiavolin di Sch srl, prima delle elezioni – conclude il sindaco Serafin – abbiamo firmato la convenzione urbanistica per l'attuazione del Piano. Ricordo che i lotti della macroarea sono tutti già venduti. I lotti vuoti sono solo due o tre al massimo, dei quali il più grande è quello di Ikea. Abbiamo lavorato per cinque anni, quando sono stato assessore ai lavori pubblici. Non si poteva tornare indietro, l’unica strada da seguire, con la dovuta attenzione, è quella di terminare la macroarea e metterla a valore”.
Le opere di urbanizzazione sono l’insieme delle infrastrutture essenziali per rendere un’area adatta all’uso previsto dai regolamenti urbanistici. Sono tutte le opere come, ad esempio, strade e marciapiedi, sistemi fognari e reti idriche necessarie per ospitare gli insediamenti. Insediamenti industriali, nel caso specifico della macroarea Arquà – Villamarzana.

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