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rovigo
09.08.2024 - 08:25
“In via Amendola non ci sarà alcun inceneritore e nessuna bomba ambientale, semplicemente un impianto di recupero dei terreni”. A spiegarlo, l’azienda che ha presentato il progetto, la Ecopol, srl fondata nel luglio 2023, che all’indomani della partecipata assemblea di Concadirame sembra rispondere indirettamente ai due promotori dell’appuntamento, l’ex sindaco Edoardo Gaffeo e l’ex assessore Dina Merlo.
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“Il progetto – evidenzia Ecopol - è stato presentato al Suap del Comune di Rovigo nell’agosto del 2023. Secondo quanto previsto dalla legge, tutti i cittadini avevano 45 giorni di tempo per richiedere tutte le eventuali richieste ed osservazioni. Come mai, pur sapendo della procedura, chi era informato per incarichi amministrativi, non ha presentato le osservazioni agli uffici competenti come previsto dal diritto nei tempi dovuti? E’ necessario fare chiarezza rispetto al polverone mediatico-politico sollevato in modo discutibile e senza un contraddittorio serio con i tecnici della azienda”.
Al di là dell’aspetto “politico”, Ecopol interviene con un lungo elenco di precisazioni tecniche. “Nessun terreno con ammine, clorurati, Pfas, verrà trattato”, si rimarca. E si aggiunge: “Il trattamento è esente da emissioni di diossine e furani: non si desorbono materiali plastici”.
Dal punto di vista dell’iter, si specifica come “la road map verso l’economia circolare, è stata tracciata, in ambito europeo, con diverse direttive, ed è in quest’ottica che è stata presentata una richiesta di assoggettabilità a Via presso i competenti uffici della Provincia di Rovigo. Ecopol non ha eseguito alcun iter scorciatoia. La procedura di modifica sostanziale dell’Aia per attività di recupero per la produzione di end of waste, per legge, prevede lo screening per la verifica di assoggettabilità a Via. Si ricorda che siamo in presenza di un impianto esistente, attualmente legittimato in base al provvedimento autorizzativo rilasciato dalla Regione Veneto con decreto dirigenziale 132 del 29 giugno 2023, che prevede le operazioni di stoccaggio D15 e R13 e di trattamento in D14 e R13. Vengono ripristinati i punti di emissione in atmosfera, come inizialmente previsto nella precedente Aia, rilasciata dalla Regione con decreto 33 del 4 maggio 2016, il cui assetto impiantistico ed organizzazione gestionale sono stati valutati positivamente in sede di Via regionale con rilascio del decreto 29, del 13 aprile 2022. Non sono attese interferenze sull’ambiente idrico superficiale e sottosuperficiale e non vengono a variarsi i volumi di traffico rispetto a quanto già autorizzato”.
A proposito del desorbimento termico, si chiarisce che “non è assolutamente un incenerimento dei rifiuti. Al momento costituisce la miglior tecnologia disponibile di bonifica di terre inquinate da idrocarburi, come si evince dalle linee guida per la bonifica dei siti contaminati messe a punto da Arpa Veneto e dalla matrice di correlazione contaminanti/tecnologie dell’Ispra”.
Poi, si ribadisce che “nel reattore, costituito da un cilindro rotante, il materiale viene riscaldato per contatto diretto con un flusso caldo, in grado di desorbire gli inquinanti, che vengono distrutti nella sezione di trattamento fumi, dotata degli opportuni presidi ambientali e in grado di garantire le migliori performance ambientali, di fatto rimanendo dentro ai valori di emissione in atmosfera già autorizzati in procedura di Via dalla Regione nel 2022, garantendo addirittura un miglioramento dei presidi rispetto a quanto già autorizzato in sede di Via e di rinnovo Aia. I contaminanti veicolati ai gas vengono trattati in un’unità di post-combustione tramite ossidazione termica o catalitica (sistemi a distruzione), e di seguito tramite un sistema a carboni attivi già presente presso l’impianto (6 estrattori da 23.000 n/mc/h con filtri a carboni attivi), fino a ottenere fumi compatibili con quanto già autorizzato. Per il trattamento delle polveri inerti è previsto un filtro a maniche in tessuto”.
L’azienda, poi, rimarca come “al fine di eliminare ogni tipo di pericolosità, rispetto all'Aia e alla Via autorizzata, ha chiesto la eliminazione di numerosi codici rifiuti attualmente autorizzati”. Tra quelli eliminati, “le vernici, i solventi, i perossidi, i fanghi al mercurio, i cromati, i permanganati, gli acidi i rifiuti dell’industria chimica e farmaceutica, gli adesivi, gli inchiostri, eccetera. L’impianto viene ridimensionato notevolmente rispetto a quanto è stato autorizzato in Aia ed in Via dalla Regione, ed i presidi sia gli esistenti che quelli nuovi inseriti sono sufficienti a garantire le emissioni come previsto dall’Aia in essere”.
“Vogliamo e chiediamo alla Provincia che ci sia la Valutazione di impatto ambientale”, dice da parte sua il sindaco Valeria Cittadin, che ribadisce: “La posizione del Comune non è cambiata. Abbiamo fatto il punto insieme all’ufficio Ambiente e sono del parere, insieme a tutta l’amministrazione, che venga fatta la Valutazione di impatto ambientale, perché si parla di salute e la salute sta a cuore a me e a tutta questa giunta. Questa amministrazione vuole che i nostri cittadini vivano in un territorio salubre e comprendiamo le preoccupazioni di tutte le persone che, rispetto alla prospettiva di un impianto di questo tipo, ci stanno segnalando di voler capire in maniera più puntuale la situazione”.
Il sindaco ribadisce: “Anche noi vogliamo che la Provincia proceda con questa ulteriore verifica e attraverso la Via vengano prese in esame tutte le possibili criticità che questa azienda può avere. Lo chiederemo nell’incontro di settembre del Comitato tecnico, al quale il Comune però non partecipa con un parere vincolante ma come ente che può portare il proprio contributo non vincolante. Quindi, la decisione non è nelle nostre mani: sarà la commissione Via a verificare se ci sono pericoli o no. Ma, a scanso di qualsiasi equivoco, riteniamo che sia un passaggio doveroso. Non vogliamo creare allarmismi e pensiamo che la cosa non possa e non debba essere strumentalizzata. Vogliamo però che, se ci sono degli interessi dell’imprenditoria nel nostro territorio, vengano realizzati nel rispetto delle regole”.
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