Cerca

veneto

La perseguitava: esce dal carcare e la violenta

Arrestato nuovamente l'operaio di 31 anni

Stalker recidivo terrorizza una donna: un incubo senza fine nella Bassa Veronese

Uun incubo senza fine per una donna di 43 anni, badante in un paese della Bassa Veronese. La donna, che non aveva alcuna relazione con il suo persecutore, è stata costretta a subire minacce, violenze sessuali e intrusioni nella sua vita privata.

La vicenda ha avuto inizio più di un anno fa, quando la 43enne ha denunciato M.E.B. per atti persecutori, violenza sessuale e rapina. L'uomo, amico di un ex fidanzato della donna, aveva reso la sua vita un inferno con minacce e violenze. La situazione era degenerata al punto che la donna, al colmo della sopportazione, aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri di Ronco all'Adige. Grazie agli elementi raccolti dai militari, M.E.B. era stato arrestato e condannato a scontare nove mesi di carcere.

Tuttavia, la tregua è durata poco. Non appena M.E.B. è tornato libero, ha ripreso a perseguitare la donna. Già durante gli arresti domiciliari, l'operaio aveva cercato di contattarla, promettendo di cambiare e chiedendo perdono. Ma queste promesse si sono rivelate vane. Una sera dello scorso giugno, la donna si è trovata nuovamente di fronte al suo aguzzino, che l'ha minacciata con un taglierino e l'ha costretta a farlo entrare in casa. Da quel momento, la 43enne è ripiombata in un incubo fatto di violenze sessuali e minacce.

La situazione è precipitata ulteriormente all'inizio di agosto, quando la donna, stanca e terrorizzata, ha deciso di rivolgersi nuovamente ai carabinieri. La sera del primo agosto, mentre si trovava in auto durante una pioggia battente, è stata affiancata dalla macchina di M.E.B., che l'ha seguita fino a casa. L'uomo ha forzato la porta dell'abitazione e, dopo averla colpita con uno schiaffo, l'ha costretta a subire un altro rapporto sessuale sotto minaccia. Approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino, la donna è riuscita a fuggire e a denunciare nuovamente l'accaduto.

Grazie alla nuova denuncia, M.E.B. è stato arrestato e portato nuovamente in carcere. Il gip Maria Cecilia Vitolla, su richiesta del pm Chiara Bisso, ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'operaio, che ora dovrà rispondere di una nuova serie di accuse pesantissime. La donna, che ha trovato il coraggio di denunciare nonostante la paura e la vergogna, spera che questa volta l'incubo sia davvero finito.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400