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Silvestri nel futuro. Con parcheggio

Approvato il piano di caratterizzazione per l’ex caserma e ripreso il dialogo con il Demanio

Silvestri nel futuro. Con parcheggio

Un piccolo passo per l’ex caserma Silvestri per un grande passo per la città. Con una riunione che, dopo anni di silenzi, attese e dubbi, sembra aver riacceso le speranze su un grande progetto che Rovigo attende con trepidazione ormai da quasi un decennio e che potrebbe cambiare il volto della città. Anche perché, una delle aree, potrebbe arricchire la dotazione dei parcheggi cittadini, particolarmente utile vista la collocazione a ridosso del centro per chi arriva in città dal quadrante orientale.

Mercoledì, con una determina firmata dal dirigente Marzia Rizzi sono state approvati dal Comune gli esiti del “Rapporto di indagine geognostica ed ambientale”. L’attività di caratterizzazione, che è il complesso di accertamenti per ricostruire eventuali contaminazioni così da eseguire le relative bonifiche e la messa in sicurezza, era stata richiestaal Demanio il 12 aprile dello scorso anno dal Comune di Rovigo, dopo che nella precedente seduta della conferenza dei servizi, alla quale hanno partecipato Provincia, Arpav e Ulss, era emerso il timore che nell'ex caserma di via Gattinara, dove sono presenti anche cisterne di carburante interrate, potessero essere presenti rifiuti pericolosi ed inquinanti, oltre a tracce di idrocarburi anche l’amianto, dei quali è necessario tenere conto prima di iniziare con i lavori veri e propri.

L’appalto, da 146mila euro era stato aggiudicato esattamente un anno fa e a gennaio la relazione era stata trasmessa dal Demanio al Comune, poi integrata ad aprile. A maggio, però Arpav ha trasmesso gli esiti delle analisi eseguite in contraddittorio, che ha portato ad un’ulteriore richiesta di chiarimenti lo scorso giugno. A questo punto per acquisire tutti i pareri, nulla osta e altri atti necessari per l’approvazione del piano, è stata convocata per il 2 agosto scorso una nuova conferenza dei servizi decisoria, alla quale pero Arpav e Provincia hanno inviato le proprie considerazioni non potendo essere presenti. E, visto che la legge prevede che “si considera acquisito l’assenso senza condizioni delle amministrazioni il cui rappresentante non abbia partecipato alle riunioni ovvero, pur partecipandovi, non abbia espresso la propria posizione, ovvero non abbia espresso un dissenso non motivato”, il rapporto è stato poi approvato.

Passaggio fondamentale per andare avanti con l’iter che dovrebbe portare allo sblocco dei lavori. Difficile dire ancora quanto ci vorrà, ma come rimarca il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Andrea Bimbatti, che insieme all’assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Rizzato ha partecipato alla conferenza dei servizi, “abbiamo avviato una proficua interlocuzione con l’Agenzia del Demanio, perché la volontà comune è quella di iniziare il prima possibile a dare corpo all’importante progetto che disegnerà il futuro di una vasta area centrale della nostra città. Abbiamo affrontato anche il tema del parcheggio, perché per noi è un aspetto di grande importanza, e abbiamo quindi riaperto un discorso che potrà avere importanti risvolti in un prossimo futuro. L’aspetto da rimarcare è che su questo grande investimento pubblico da parte nostra c’è e ci sarà il massimo impegno per favorire una rapida partenza dei lavori di trasformazione dell’ex caserma, che potrà finalmente vivere di vita nuova e cambiare in meglio il volto della nostra città, sia urbanisticamente che in termini di servizi”.

L’ex complesso militare, che ha una superficie coperta di oltre 12mila metri quadrati coperti, tettorie comprese e 23mila di area scoperta adibita a verde, parcheggio, area di manovra e campi da tennis, fino al 2012 ha ospitato il 5° Reggimento artiglieria controaerei “Pescara”, è stato formalmente dismesso dal ministero della Difesa nel marzo 2015 e nel luglio dell’anno successivo destinato dall’Agenzia del Demanio a diventare una sorta di “Cittadella storico-tributaria”, accogliendo gli uffici dell’Agenzia delle entrate, del Catasto, dell’Archivio notarile e dell’Archivio di Stato. Anzi, degli Archivi di Stato perché oltre a quello di Rovigo, dovrebbe accogliere anche quello di Venezia, che occuperà, è stato detto, ben 35 chilometri lineari di scaffalature.

Un progetto che ha preso le mosse ormai quasi un decennio fa ma che, per ora, è rimasto nel limbo delle buone idee. Tutto muove da un “piano di razionalizzazione” degli uffici statali, che prevedeva un investimento iniziale di 33,6 milioni, nel frattempo aumentati, per arrivare a tagliare gli affitti dei vari uffici, che ammontano complessivamente a circa 800mila euro l’anno. Nelle bozze iniziali di progetto era prevista anche la realizzazione di un parcheggio per i lavoratori della “Cittadella”, che non sono pochi perché solo l’Agenzia delle Entrate ne ha circa 140, oltre ad una media di 50/60 utenti giornalieri. Il parcheggio, però, vista l’interclusione dell’area sembrava presentare dei problemi per l’apertura al pubblico, tanto che sembrava poter finire nel dimenticatoio. Invece, sembra proprio essere questo uno dei punti sui quali l’amministrazione si è già messa in moto. A quanto pare, trovando sponde nel Demanio. Un passo alla volta. Ma intanto non si rimane fermi.

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