VOCE
POLITICA
11.08.2024 - 09:05
Vertice romano fra la premier e il governatore del Veneto per il sindaco di Porto Viro a Venezia
Una voce nell’aria da tempo, ormai perfino troppo. Che ora, dopo un vertice che ha visto confrontarsi nientemeno che il presidente del Consiglio e il presidente del Veneto, sembra destinata a trovare conferma nei fatti. Con l’approdo a Palazzo Balbi della presidente polesana di Fratelli d’Italia nonché sindaco di Porto Viro, Valeria Mantovan.
E’ infatti da prima delle elezioni europee che si sapeva che sarebbe stato necessario sostituire nella giunta regionale l’assessore Elena Donazzan, poi entrata in carrozza al parlamento europeo. E già allora il nome che circolava era quello della Mantovan. Perché i paletti che erano stati posti per la scelta della sostituta sembravano proprio stringere il campo su di lei: una donna di Fratelli d’Italia, giovane ma già con una buona esperienza amministrativa. La sua recente vittoria del congresso provinciale, l’ottimo risultato alle europee con ben 14.643 preferenze raccolte sembrano aver corroborato l’ipotesi che ad assurgere al soglio veneziano potesse proprio essere il primo cittadino di Porto Viro, tanto più dopo il successo elettorale a Rovigo, dove il voto ha arriso a Valeria Cittadin, la cui candidatura era stata lanciata proprio dall’altra Valeria.
Valeria Mantovan che, già nelle scorse settimane, aveva pacificamente ammesso come “la proposta di ricoprire un incarico così importante come quello di assessore regionale, ovviamente, mi ha molto onorata ed è stata la conferma del buon lavoro che tutto il partito ha fatto sul territorio, tuttavia in questo momento non me la sento di abbandonare dopo solo due anni il mandato da sindaco di Porto Viro e rompere già ora il patto con la città che mi ha eletta”. Il fatto è che va considerato anche il fattore tempo, perché, sì, bellissimo fare l’assessore regionale, ma fra un anno, al massimo un anno e mezzo, si tornerà alle urne per il rinnovo, quindi è un’offerta “a tempo determinato”.
Tuttavia, declinare questo tipo di offerte rischia di creare terremoti politici. Anche perché da Roma si spingeva proprio perché Mantovan diventasse il nuovo assessore della giunta Zaia. Proprio il presidente Luca Zaia, nel suo recente passaggio a Roma, si sarebbe incontrato con la plenipotenziaria di FdI, ovvero la presidente del consiglio Giorgia Meloni. E già il fatto che i due big della politica italiana abbiano affrontato il “tema Mantovan” la dice lunga su cosa si muove dietro questa scelta.
Una scelta che, insieme alla nomina di Mantovan, vicina al segretario regionale De Carlo, sembra portare a “compensare” l’ala ursiana di FdI con la promozione a vicepresidente vicario del consiglio regionale di Enoch Soranzo al posto di Nicola Finco, appena eletto sindaco di Bassano del Grappa. Il punto è che così la presidenza del consiglio passerebbe dalla Lega a FdI. Come, del resto la possibile nomina “territoriale” del futuro assessore regionale in quota Polesine, visto che sicuramente ci sarà una richiesta di garanzia per il prossimo girò nei confronti della Mantovan, ma questo rischierebbe di sovrarappresentare la provincia di Rovigo, che vedrebbe quindi chiudersi il decennio a Palazzo Balbi di Cristiano Corazzari.
Si sconfina un po’ nella fantapolitica, però sembrerebbe che a fronte di tutto questo Zaia abbia chiesto, ancora una volta, la possibilità del terzo mandato. Che poi sarebbe già il quarto.
Si vedrà. Intanto, però, il presente è una manovra regionale che sembra creare tensioni fra le forze della maggioranza, con acque inquiete che un rimpasto di giunta potrebbe (forse) acquietare.
Nel frattempo, proprio ieri mattina Valeria Mantovan era a Rovigo, al gazebo di Fratelli d’Italia all’angolo fra Corso del Popolo e vicolo Laurenti, per un volantinaggio sulle quattro riforme del Governo Meloni su fisco, giustizia, premierato e autonomia. Tanti i partecipanti all’appuntamento. Tutti con le bocche cucite sul tema “accordo Meloni-Zaia su Valeria assessore regionale”. Ma a parlare erano i loro occhi, visto che ormai sembra il “segreto di Pulcinella”: a brevissimo Valeria farà rotta sul Canal Grande partendo dal Po Grande, altrimenti detto Po di Venezia.
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