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Un podio tra ostacoli e riflessioni

Dal terzo posto di Tokyo alla voglia del bis, e in mezzo l’inchiesta sul mondo della ginnastica

Un podio tra ostacoli e riflessioni

Dal terzo posto di Tokyo alla voglia del bis, e in mezzo l’inchiesta sul mondo della ginnastica

Alessia Maurelli nella storia della ginnastica ritmica mondiale. E’ l’unica ginnasta che da capitano della nazionale italiana, le Farfalle, è salita per due volte consecutive sul podio olimpico. Bronzo a Tokio 2021 e bronzo a Parigi 2024. Un vero e proprio record. Un bronzo, poi, quello di Parigi che poteva essere anche un argento ma qualche piccola sbavatura non l’ha reso possibile. Per Alessia Maurelli il secondo bronzo olimpico è corrisposto anche alla proposta di matrimonio del fidanzato Massimo Bertelloni fatta subito dopo le premiazioni in mondovisione con tutte le altre farfalle a fare da corona.

Alessia Maurelli a Parigi 2024 ci è arrivata dopo una lunga riflessione. Dopo il bronzo di 3 anni fa a Tokyo, a 25 anni, aveva pensato di passare il testimone dopo che aveva riscattato la cocente delusione del quarto posto di Rio 2016. Poi una lunga riflessione, i consigli degli addetti ai lavori e di chi le vuole bene e poi la decisione: Parigi non è poi così lontana. Riproviamoci per guidare ancora una volta le Farfalle al podio olimpico. Ed oggi questa missione si può dire compiuta. Una missione che è andata in porto dopo il più duro periodo che le Farfalle nella loro storia avevano sopportato. Le indagini a seguito delle denunce di maltrattamenti all’interno del mondo della ginnastica ritmica che aveva portato alla sospensione di Manuela Maccarani da responsabile tecnico della ginnastica ritmica italiana, restando però nel ruolo di allenatrice. Durante quel periodo le Farfalle sono state al centro dell’attenzione mediatica più di quando avevano vinto il bronzo a Tokyo. Ma Alessia Maurelli e compagne col loro staff hanno saputo fare quadrato, si sono racchiuse nella loro Desio (sede delle Farfalle) dove hanno continuato ad allenarsi e ad affrontare i vari impegni internazionali, continuando a vincere medaglie sempre col sorriso sulla bocca. La stessa Maurelli nelle interviste post medaglie di sabato ha ricordato come la loro forza è stata il saper fare squadra ("non ci siamo esposte e siamo rimaste concentrate sul nostro lavoro di atlete”).

A Parigi il team azzurro erano giunte tra le papabili per un buon piazzamento ma non tra le favoritissime per il podio olimpico. Invece il giorno delle qualificazioni dopo la doppia prova (cinque cerchi e 2 palle e tre nastri) hanno chiuso al secondo posto staccando il pass per la finale. Sabato la finale tra le migliori 8 nazioni al mondo. E qui l’Italia con Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris ha cenrato il bronzo olimpico. Il secondo consecutivo.

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