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Don Massimo cittadino onorario

La popolazione della frazione si è stretta attorno al religioso che sta per concludere il mandato

Don Massimo cittadino onorario

Panarella in festa per il suo parroco. Nel corso delle manifestazioni per la festa di San Luigi Gonzaga, patrono della frazione, è stato festeggiato anche don Massimo Barison, parroco di Bottrighe e amministratore parrocchiale di Panarella stessa, che sta per concludere il proprio mandato.

Panarella gli si è stretta attorno affettuosamente per la sollecitudine pastorale che ha dimostrato in questi anni, attento come è stato alle esigenze della popolazione e sempre presente nelle quotidiane necessità, così pure nelle feste civili alle quali non mancava mai.

Proprio per questo motivo il comitato organizzatore, formato da amministrazione comunale, biblioteca Mario Bonamico e circolo Noi gli ha conferito con tutti gli onori la cittadinanza onoraria in modo che egli possa sentire Panarella come casa propria anche per il futuro e ogni qualvolta vorrà tornare.

Il testo rispecchia fedelmente le formule notarili latine in uso ancor prima del 1500 nella corte estense e in italiano così recita: “Gli abitanti tutti, originari, acquisiti e residenti da poco, della Magnifica comunità della Villa delle Corbole Venete ove si dice La Panarella, hanno manifestato a questo consiglio il desiderio di accogliere nel numero dei cittadini don Massimo Barison presbitero e persona di singolare valore. La richiesta ci è sommamente gradita e cara perché si verrà ad onorare questa comunità di persona degna che noi apprezziamo e stimiamo. Perciò, in forza della nostra decisione a tutti resa nota e del conseguente decreto, in piena consapevolezza, con deliberazione meditata e nella pienezza della potestà che pubblicamente rappresentiamo, facciamo, costituiamo e creiamo con valore perpetuo il medesimo Don Massimo nostro cittadino, degno di onore”.

La simpatica cerimonia si è svolta nel corso della cena conclusiva svoltasi nella piazza pubblica quasi a voler simbolicamente affermare i senso comunitario dello stare assieme. Don Massimo, alquanto emozionato, ha ringraziato coloro che gli hanno consegnato la pergamena ricordo con la formula di rito, Luciana Passarella che è stata l’anima della festa, Venerino Bardella, Eva Crepaldi e Umberto Varolo a far le veci del sindaco impossibilitato a presenziare, Paolo Rigoni e naturalmente tutti i presenti: “E’ importante mantenere in vita le feste patronali, ha detto, perché le comunità in tal modo si riconoscono nella storia, nella cultura e nella tradizione che funzionano da collante per conservare valori condivisi, riconoscibili e identitari”.

Don Massimo Barison, nato a San Martino di Venezze il 20 luglio 1951. Ha frequentato il seminario diocesano concludendo con gli studi teologici per essere ordinato sacerdote nel 1976, da mons. Giovanni Mocellini. Fu cappellano a Ficarolo nel 1976, a Castelmassa nel 1981 e divenne parroco di Castelnovo Bariano nel 1985. Successivamente parroco a Mardimago nel 1993; a Lama-Pezzoli nel 2006, nel 2009 giunse ad Ariano e nel 2017 a Bottrighe.

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