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Scatta il piano contro il grande caldo

Tutte le contromisure per gestire la "vampa" di Ferragosto

Scatta il piano contro il grande caldo

Il caldo torrido non dà tregua al Polesine nella settimana annunciata come la più calda dell’anno. Ondate di calore che accompagnano al ferragosto, ma che aumentano il rischio di malori e disagio in chi è solo o nelle persone più fragili.

Se la prima testimonianza è quella dei medici in prima linea, che arriva dagli ambulatori dei pronto soccorso di Rovigo Ospedale, Adria, Trecenta, la seconda, altrettanto forte, è quella di assistenti sociali, professionisti dell’assistenza domiciliare, infermieri del territorio, che in maniera sinergica hanno affrontato gli ultimi dieci giorni caratterizzati da temperature oltre la media stagionale di ben 2 - 4 gradi lungo l’arco della giornata.

Il dato che emerge è quello di un grande impegno per contrastare gli stati di malessere sociale, di situazioni in cui la solitudine stessa diventa malattia, debolezza, malessere, soprattutto se, come in tanti casi, la rete familiare, complici le attività professionali, la lontananza, si allenta. Allora intervengono i servizi sociali e sanitari, il Pronto soccorso e la rete territoriale “Come abbiamo spiegato di recente - racconta il direttore del Pronto soccorso di Rovigo e Trecenta Maria Adelina Ricciardelli - si conferma un accesso maggiore, circa 25-30 pazienti al giorno per sintomatologia legate al calore, certo, ma tra questi la percentuale di anziani gravati da debolezza, stato d’ansia, malessere generalizzato per abbandono delle terapie, solitudine è certamente importante. A tutti loro, in collaborazione con gli assistenti sociali e con la Cot (Centrale operativa territoriale) è stata data una risposta rispettosa della situazione emotiva, familiare e clinica”.

“In questi giorni si va oltre il classico colpo di calore, e i servizi sanitari, con il grande supporto della rete sociale, della centrale operativa territoriale, fronteggiano quanto la solitudine dei più fragili sia colpita dalle estreme condizioni metereologiche che tutti stiamo avvertendo - spiega il direttore del dipartimento emergenza urgenza Giovanni Lucianò - il progetto che viene realizzato capillarmente con il piano caldo aziendale per l’anno 2024 sta dando le adeguate risposte, evitando danni maggiori alla fascia più debole della nostra popolazione, i grandi anziani e i pazienti gravati da patologie croniche”.

Lo Spisal dell’azienda Ulss 5 Polesana ha inoltre divulgato materiale informativo agli operatori dell’agricoltura, delle opere edili, civili, e industriali che trascorrono gran parte della loro attività professionale all’aperto anche in questi giorni “con il supporto dei gruppi tematici agricoltura e edilizia regionali - spiega il direttore del dipartimento di prevenzione Alessandro Finchi - ci siamo attivati per fronteggiare l'emergenza caldo: due opuscoli informativi con le principali indicazioni per la prevenzione del colpo di calore sono stati diffusi attraverso imprese e associazioni di categorie, e pubblicate sui canali web”.

“Nel piano caldo di questa estate rovente - spiega il direttore generale Pietro Girardi - è stata inserita la sorveglianza metereologica, la conoscenza, municipalità per municipalità, delle persone sole e deboli. Dedicato a questa particolare fascia di popolazione, viene sviluppato un percorso di sorveglianza con i medici di medicina generale, i servizi sociali dei comuni, la continuità assistenziale, l’assistenza domiciliare integrata: questo sta facendo la differenza, chiaramente con il supporto insostituibile dei Pronto soccorso, che sono in prima linea”.

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