VOCE
meteo e salute
14.08.2024 - 20:00
Allarme caldo. I polesani, e quasi tutti gli italiani, da giorni sono alle prese con le temperature roventi e con un nuovo picco di afa. Ed ora anche la Protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme climatico. Insomma un allerta per il troppo caldo.
La nota della Protezione civile regionale parla chiaro: “Preso atto delle previsioni, formulate in forma di tendenza, contenute nel bollettino del disagio fisico e della qualità dell’aria per la Regione del Veneto emesso da Arpav, comunica che è stato dichiarato lo stato di allarme climatico per disagio fisico nei giorni dal 14 al 16 agosto per le zone costiera, pianeggiante continentale, pedemontana e montana (Val Belluna). In pratica allarme caldo in tutta la Regione. La nota continua ricordando che “per segnalazioni e informazioni di ambito socio-sanitario è attivo il seguente numero verde 800535535 realizzato con la collaborazione del Servizio telesoccorso e telecontrollo. Per segnalazioni di eventuali emergenze di Protezione civile è attivo il numero verde 800 990 009”.
Si tratta quindi di un Ferragosto, ma anche i giorni prima e dopo, caratterizzato dal clima africano. Le previsioni avevano parlato di ondata di calore, con afa e notti tropicali, almeno fino alla giornata di sabato, quando, poi, potrebbe esserci un calo delle temperature e qualche temporale. Giorni con temperature massime più vicine ai 40 gradi che ai 30. Chi potrà farlo oggi cercherà scampo in località di mare o di montagna per un relax ferragostano che potrebbe anche essere al riparo dell’afa. Chi invece dovrà restare a casa o al lavoro, cercherà conforto in climatizzatori o ventilatori. Evitando di uscire nelle ore più calde della giornata, o almeno di farlo avendo cura di muoversi sempre in zone d’ombra. Nelle ore centrali della giornata, infatti i centri urbani deserti evidenziano come il caldo che picchia duro sconsigli davvero prolungate esposizioni al sole.
Per far fronte ai disagi e agli eventuali malori causati dal clima torrido di questi giorni l’Ulss 5 ha messo a punto un piano che vede la collaborazione della rete degli assistenti sociali, per intervenire al più presto in caso di necessità. Predisposti, inoltre, tutti i dispositivi di intervento, soprattutto a favore di anziani e persone fragili, che dovessero aver bisogno di cure o sostegno dai Pronto soccorso a causa del calore.
Sfrecciano per il territorio con l’automobile che porta il logo Ulss 5, e il loro arrivo è sinonimo di cura, dialogo, sollievo, terapie che proseguono correttamente, medicazioni, e tante altre prestazioni erogate al domicilio del paziente. Questi professionisti e professioniste, uno staff ad alta preparazione, seguono tutti i giorni circa 1000 pazienti, in gran parte anziani, disabili, persone con gravi patologie dalle 7 alle 21, festivi compresi. Rappresentano la continuità delle cure fuori le mura ospedaliere, ove, al termine della missione dei reparti h 24, strutture di degenza, d’emergenza, di diagnostica, di riabilitazione la continuità delle cure diventa risposta nel territorio puntuale e precisa attraverso l’assistenza domiciliare nei diversi profili. Il numero totale, 8000 persone, che ricevono a casa cura e attenzioni è elevato.
I pazienti vengono raggiunti nella loro casa attraverso un piano personalizzato di assistenza, che viene progettato da diverse figure coinvolte nelle esigenze del malato. Questo tipo di assistenza viene attivato dal medico di Medicina generale, titolare e primo supporto per le esigenze che la condizione del paziente esprime.
“L'obiettivo è sempre favorire l'autonomia delle persone nel proprio ambiente di vita, facendosi carico del processo di recupero di tale autonomia e migliorando la disponibilità all'assistenza da parte dei familiari - spiega il direttore generale Pietro Girardi - in questi giorni di piena estate, il mio pensiero, la mia completa gratitudine corre a tutti i professionisti che, in ospedale e nel territorio, lavoreranno senza fermarsi. Non solo: ma li ringrazio per la capacità di non interrompere quel circolo virtuoso tra territorio e ospedale, che rende possibile l’assistenza migliore".
"Una grande squadra sempre attenta a rispondere nel migliore dei modi possibile alle esigenze mutevoli della popolazione nelle strutture dei nostri tre ospedali, sulle auto dell’assistenza domiciliare integrata, a bordo dei mezzi d’urgenza emergenza, nei Pronto soccorso e grazie al progetto estate sicura, anche sul litorale. In particolare, ricordiamo che proprio l’assistenza domiciliare integrata sarà fondamentale della nuova rete di prossimità, che stiamo ampliando e fortificando a grazie alle nuove strutture finanziate con i fondi del Pnrr come le centrali operative territoriali, case di comunità e ospedali di comunità. Non da ultimo persone, professionisti e pazienti saranno sempre più connessi e vicini grazie ai sistemi di interoperabilità e telemedicina”.
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