Ammazza la vicina e il proprio padre, poi si spara

Orrore e disperazione a San Candido, in Alto Adige: nella notte tra il 17 e il 18 agosto un uomo di 50 anni ha ucciso una donna e il proprio padre 90enne, per poi barricarsi nella loro abitazione in via San Corbiniano. L'intervento delle forze dell'ordine, culminato con l'irruzione del Gruppo di intervento speciale (Gis) dei Carabinieri, ha portato a un tragico epilogo con il tentato suicidio dell'omicida.

LA CRONACA DEI FATTI
La notte tra il 17 e il 18 agosto, intorno alla mezzanotte, un uomo di 50 anni ha compiuto un atto di violenza inaudita, uccidendo una donna di 50 anni e il proprio padre 90enne. Le vittime sono state trovate nella loro abitazione in via San Corbiniano. L'omicida, dopo aver commesso il duplice delitto, si è barricato in casa, creando una situazione di altissima tensione. La Protezione civile ha immediatamente esortato i residenti a non uscire dalle proprie abitazioni, utilizzando altoparlanti per diffondere l'avviso. La casa del delitto è stata circondata dalle forze dell'ordine, che hanno preso tutte le precauzioni necessarie per evitare ulteriori tragedie.

L'INTERVENTO DEL GIS
Attorno alle 11 del mattino, il Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri ha fatto irruzione nell'appartamento. L'operazione è stata condotta con estrema cautela, data la pericolosità della situazione. All'interno dell'abitazione, i militari hanno trovato il corpo senza vita del padre 90enne dell'aggressore. La scena del crimine era un quadro desolante di violenza e disperazione. Durante l'irruzione, l'omicida ha sparato contro i militari del Gis, che hanno scelto di non rispondere al fuoco per evitare ulteriori spargimenti di sangue. L'uomo si è poi rifugiato in un'altra stanza dell'appartamento, dove ha rivolto l'arma contro sé stesso, sparandosi alla gola. Le sue condizioni sono state subito giudicate molto gravi.