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veneto
20.08.2024 - 16:16
Era una giornata come tante altre per una giovane di 25 anni residente a Cannaregio, un quartiere pittoresco di Venezia. Mentre si stava facendo la doccia, un piccolo ragno violino l'ha morsa sulla gamba. All'inizio, la ragazza non ha dato molto peso all'episodio, pensando che fosse una puntura come tante altre. Tuttavia, nei giorni successivi, la situazione è peggiorata, portandola a un viaggio tra ospedali e centri specializzati.
Il morso del ragno violino, noto scientificamente come Loxosceles rufescens, è spesso sottovalutato. La giovane veneziana ha inizialmente notato solo un leggero arrossamento, simile a quello di una puntura di zanzara. Tuttavia, con il passare dei giorni, la zona interessata ha iniziato a gonfiarsi e a farle male. Preoccupata, si è recata al Pronto Soccorso dell'ospedale Civile di Venezia, dove le è stato detto che non c'era nulla di preoccupante e l'hanno rimandata a casa.
Qualche giorno dopo, la situazione è peggiorata ulteriormente. La puntura è diventata nera, segno di quella che gli esperti chiamano "necrosi cutanea". La ragazza ha deciso di rivolgersi all'ospedale All'Angelo di Mestre, dove le è stata somministrata una terapia antibiotica. Ora, è seguita da un centro specializzato di Marghera che sta monitorando la sua situazione. Fortunatamente, sembra che l'infezione sia stata bloccata in tempo. Tuttavia, se la situazione non dovesse migliorare, la giovane dovrà recarsi al Centro antiveleni di Bologna per un intervento mirato.
Il ragno violino è una specie presente in Italia da sempre e tende a mordere solo quando si sente minacciato. Il suo morso è rapido e, nel 70% dei casi, non causa gravi danni. Tuttavia, in una bassissima percentuale di casi, il veleno può provocare una necrosi locale, formando una crosta scura delle dimensioni di un bottone. È importante non sottovalutare mai una puntura sospetta e rivolgersi immediatamente a un medico.
Nonostante il morso del ragno violino sia un evento relativamente raro, è fondamentale essere consapevoli dei rischi e sapere come comportarsi. Quando si lavora in ambienti polverosi o all'aperto, è consigliabile proteggere mani e gambe. In caso di puntura, è essenziale monitorare la zona interessata e, se si notano segni di infezione o necrosi, contattare immediatamente un medico.
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