VOCE
verona
21.08.2024 - 16:58
Zevio, una tranquilla cittadina del veronese, è stata recentemente teatro di un episodio che ha lasciato la comunità sgomenta e indignata. Coco, il gatto che tutti chiamavano affettuosamente "del popolo", è stato brutalmente ucciso da una scarica di pallini di piombo. L'episodio è avvenuto domenica 19 agosto 2024, verso le 20.30, davanti agli occhi increduli di alcuni residenti che hanno sentito lo sparo e visto il micio accasciarsi al suolo in una pozza di sangue.
Coco non era un gatto qualsiasi. Era diventato una sorta di mascotte per gli abitanti di Zevio, un simbolo di affetto e comunità. La sua presenza era costante nelle vie del paese, dove si aggirava con la sua andatura felina e il suo sguardo curioso. I bambini lo adoravano, gli anziani lo coccolavano, e tutti lo consideravano un membro a pieno titolo della comunità. La sua tragica fine ha quindi colpito al cuore tutti coloro che lo conoscevano e lo amavano.
Secondo le testimonianze raccolte, l'episodio si è verificato in una serata apparentemente tranquilla. Alcuni passanti hanno udito uno sparo e, poco dopo, hanno visto Coco accasciarsi al suolo. Il gatto è stato immediatamente soccorso e portato in una clinica veterinaria, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare: le ferite riportate erano troppo gravi. La comunità è ora in cerca di risposte e giustizia per il loro amato Coco.
La notizia della morte di Coco ha rapidamente fatto il giro del paese, suscitando una forte ondata di indignazione. Sui social media, i cittadini di Zevio hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia per un atto di tale crudeltà. "Era il nostro gatto, il gatto di tutti noi", ha scritto un residente su Facebook. "Non riesco a capire come qualcuno possa fare una cosa del genere", ha aggiunto un altro.
Le autorità locali hanno avviato un'indagine per risalire all'autore del gesto. Al momento, non ci sono ancora sospetti ufficiali, ma la polizia sta raccogliendo tutte le informazioni possibili per fare luce sull'accaduto. Gli investigatori stanno esaminando le telecamere di sorveglianza della zona e interrogando i testimoni presenti al momento dello sparo. La speranza è che il responsabile venga presto individuato e portato davanti alla giustizia.
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