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“Over 75, oltre la metà sono soli”

In Polesine 15.704 su 30.907, seconda percentuale più alta del Veneto. E oltre l’80% sono donne

“Over 75, oltre la metà sono soli”

Sì, è vero, il proverbio dice soli che male accompagnati, ma quando a ritrovarsi senza un compagno sono persone con più di 75 anni la questione si complica. E in provincia di Rovigo più un over 75 su due è solo.

La percentuale più alta in Veneto dopo Belluno, che raggiunge il 51,48% rispetto al 50,81% polesano, a fronte di una media regionale pari al 48,45%. A diffondere questi dato è lo Spi Cgil del Veneto, la sigla dei pensionati, che ha analizzato i dati Istat relativi alla popolazione over 75, “quella più fragile e in molti casi non autosufficiente”, si rimarca, osservando come “quasi metà degli ultra 75enni vive presumibilmente da solo, o accudito da una assistente familiare, perché nubile o celibe, divorziato o divorziata o, più di frequente, vedovo o vedova”. In Polesine, la percentuale supera abbondantemente la metà.

Guardando nel dettaglio, infatti, in provincia di Rovigo dei 30.907 anziani ultrasettantacinquenni che risultavano al primo gennaio 2023, saliti a 31.655 all’inizio del 2024 anche se l’Istat non ha ancora aggiornato il dettaglio relativo allo stato civile, quelli che secondo lo studio Spi Cgil vengono classificati “soli”, anche se non è dato sapere se vivano davvero soli o all’interno di un nucleo familiare o in una struttura, sono 15.704. Di questi, quasi l’80% sono donne, ben 12.483 rispetto agli appena 3.221 uomini. A prima vista potrebbe sembrare semplicemente un aspetto legato alla longevità di genere, ovvero che mediamente le donne vivono più a lungo. Ma non è solo questo, perché in totale gli over 75 di sesso maschile sono 12.412 e le donne 18.495. Quindi, la quota di uomini soli sul totale è del 25,95%, praticamente uno su quattro, mentre la quota di donne sole è pari a ben il 67,49%, quindi più di due su tre.

Perché questa disparità? Difficile dare una risposta univoca da punto di vista socio-matematico. Tuttavia, qualche anno fa ci aveva provato uno studio del dipartimento di Geriatria dell’Università di Padova in collaborazione con l’Istituto di neuroscienze del Cnr, pubblicato sul “Journal of Women Health”, dal quale era emerso che gli uomini che non erano mai stati sposati o vedovi avevano evidenziato un più alto rischio più alto di diventare fragili rispetto ai coetanei con una compagna al proprio fianco, donne che, da parte loro, si erano rivelate, più attrezzate contro depressione e fragilità in caso di perdita del compagno di vita o, comunque, di vita in solitudine. Uno dei fattori è quello del cibo, perché gli uomini anziani soli hanno mostrato di avere cattive abitudini alimentari.

Guardando alla sottoclassificazione dello stato civile, emerge come i nubili o celibi, quindi chi non si è mai sposato, sono 1.801, con un quasi sostanziale equilibrio fra uomini e donne, rispettivamente 843 e 958, e così anche per i divorziati, 519 in totale, 226 uomini e 293 donne. Il divario si realizza se si va a vedere chi un coniuge ce l'aveva ma l’ha perso: 13.384 in tutto, dei quali solo 2.152 sono vedovi e ben 11.232 sono invece le vedove, ben l’84% del totale e cinque volte il numero degli uomini rimasti soli.

Tornando allo studio dello Spi Cgil, viene evidenziato come, a livello regionale a fronte di una platea di 606.511 over 75 ci sono “quasi 300 mila persone che, soprattutto in queste settimane, rischiano di perdere i propri punti di riferimento, sia nelle città, che si vuotano, sia nelle zone più isolate dove la solitudine è ancora più marcata durante tutto l’anno. La fetta più grande è composta dalle vedove che sono oltre 240 mila, contro i circa 40 mila vedovi. Gli anziani celibi sono più di 16 mila e 500 mentre le nubili superano quota 22 mila e 700. Numeri inferiori per i divorziati, circa 5 mila e 200, e per le divorziate, poco più di 8 mila.

Di fatto, un quarto degli ultra75enni maschi è solo mentre per le donne, che sono più numerose, la percentuale si impenna al 65%. A livello provinciale, le percentuali più alte di anziani soli vivono nei due territori che contemplano anche le pensioni più povere: Belluno - dove il 67,5% delle ultra75enni e il 28% degli over 75 maschi è celibe/nubile, divorziato o vedovo – e Rovigo, con la stessa percentuale di anziane sole e il 26% di uomini. Le province di Treviso e di Padova, invece, registrano le percentuali meno elevate”.

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