VOCE
l'allerta
22.08.2024 - 18:25
Nelle ultime settimane, l'Unione Generale Consumatori (Ugcons) di Padova ha ricevuto un numero crescente di segnalazioni da parte di consumatori che denunciano presunte pratiche scorrette da parte di alcune società di fornitura di gas.
Queste pratiche, che potrebbero configurarsi come "pratiche commerciali scorrette" ai sensi del Codice del Consumo, stanno sollevando non poche preoccupazioni tra i cittadini. Secondo Sebastiano Arcoraci, responsabile di Ugcons Padova, le segnalazioni riguardano principalmente l'emissione di bollette aggiuntive di "ricalcolo" sui consumi, recapitate ai clienti a distanza di sei mesi dal periodo di consumo interessato.
Le società fornitrici giustificano questa pratica richiamando una disposizione dell'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che consentirebbe questa operazione. Tuttavia, Ugcons Padova ritiene che questa disposizione, discutibile e favorevole solo ai fornitori, penalizzi i consumatori, i quali spesso si vedono recapitare richieste di pagamento per "consumi effettivi" che si sommano a quelli già fatturati come "consumi stimati".
Uno degli aspetti più contestati da Ugcons riguarda il ricalcolo doppio di oneri di sistema, di trasporto e dell'Iva, già precedentemente addebitati nelle bollette originali. "Questi oneri, non essendo legati a nuovi costi per il fornitore, non dovrebbero essere inclusi nuovamente nella bolletta di conguaglio, configurando così un evidente 'doppione' a carico del consumatore", afferma Arcoraci. La questione solleva interrogativi importanti sulla trasparenza e l'equità delle pratiche di fatturazione adottate dalle società di fornitura di gas. È lecito chiedersi: fino a che punto queste pratiche sono giustificate e quanto invece rappresentano un abuso nei confronti dei consumatori? La risposta a questa domanda è cruciale per garantire che i diritti dei consumatori siano rispettati e che le pratiche commerciali siano condotte in modo equo e trasparente.
Ugcons Padova non intende restare a guardare. L'associazione si farà carico di ricorrere contro queste pratiche presso le aziende coinvolte e, se necessario, presso l’Arera, considerandole illegittime. "Invitiamo tutti i consumatori a prestare la massima attenzione e a segnalare eventuali problematiche simili alle associazioni dei consumatori presenti sul territorio", conclude Arcoraci. L'obiettivo è ottenere riscontri adeguati dalle autorità competenti in difesa dei diritti dei consumatori.
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