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Sfida destra-sinistra per la Provincia

Nel centrosinistra prove tecniche di campo largo. Nel centrodestra si punta ad una lista unitaria

Sfida destra-sinistra per la Provincia

Prove tecniche di campo largo da una parte, e prove di tenuta dall’altra. Già da giorni sono scattate le grandi manovre in vista del rinnovo del consiglio provinciale, si voterà il 29 settembre a palazzo Celio (elezione di secondo grado in cui saranno chiamati alle urne sindaci e consiglieri comunali del Polesine), ma le liste dei candidati andranno depositate il 7 e 8 settembre.

Ecco allora che le segreterie dei partiti sono al lavoro da tempo per definire coalizioni e liste dei candidati. Si voterà per i 10 consiglieri provinciali, non per la presidenza, ancora saldamente nelle mani di Enrico Ferrarese. La tornata elettorale, però, oltre che per il rinnovo del consiglio di palazzo Celio riveste anche una certa importanza in chiave più squisitamente politica, per vedere come i partiti riusciranno a posizionarsi dopo il turno elettorale (comunali ed europee) dello scorso giugno, e come i nuovi rapporti di forza sapranno mettere a terra consenso e capacità di manovra. Ed è anche tenendo conto di queste logiche che i due macrofronti, sinistra e destra, proveranno a verificare la propria capacità di presa, o meglio, di indirizzo, in questo caso non direttamente sugli elettori, ma sui loro rappresentanti eletti nei consigli comunali. Ben sapendo che il peso specifico dei consiglieri dei Comuni più popolosi vale molto di più di quello dei piccoli centri.

Il centrosinistra sta quindi cercando di mettere in piedi un campo largo che possa, se non ottenere la maggioranza, almeno arrivare ad una soddisfacente minoranza. “Per riuscirsi - spiega il segretario provinciale del Pd, Angelo Zanellato - dobbiamo riuscire a definire una coalizione di centrosinistra compatto. Abbiamo già fatto alcuni incontri. Nessuno ha la cabina di regia, si discute e ci si confronta su un piano di assoluta parità”. Il Pd punta, dunque, ad un campo largo che comprenda il Movimento 5 Stelle, formazioni di sinistra e l’area civica, che potrebbe contare sulla componente rodigina dell’area Gaffeo e i consiglieri e sindaci di diversi Comuni polesani, da San Bellino a Pontecchio, da San Martino di Venezze, e diversi altre amministrazioni con all’interno esponenti del civismo. Il nodo politico, in quest’ottica, sarà vedere se la Civica di Gaffeo e il Pd sapranno trovare punti di convergenza e superare le ruvidità degli ultimi mesi.

E tuttavia continuano a girare voci di una possibile area del Pd intenzionata a cercare un accordo col centrodestra per una sorta di listone Pd-centrodestra (oppure di schieramenti collegati). Ma qua si entra nel campo della fantapolitica.

Al netto di queste ipotesi di difficile realizzazione, si potrebbe profilare, quindi, un duello fra due liste, centrosinistra contro centrodestra. E’ anche l’obiettivo di FdI, “Certo - spiega Valeria Mantovan - presidente provinciale di Fratelli d’Italia - stiamo lavorando per andare avanti sulla strada della coalizione a tre con Fi e Lega. Credo che la prima settimana di settembre sarà quella decisiva”. Ragionamento simile da parte dell’onorevole Piergiorgio Cortelazzo, segretario polesano di Forza Italia: “Ci sono tutte le condizioni per una lista unitaria del centrodestra, ci si confronterà, discutendone anche con gli amministratori locali”.

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