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IL CASO AFFITTI

“Squilibrate domanda e offerta”

Prudenziati, Fiap: “Poche case e molte non all’altezza, così come però alcuni aspiranti inquilini”

“Squilibrate domanda e offerta”

La richiesta c’è, ma le case in affitto scarseggiano.

Matteo Prudenziati, titolare dell’agenzia immobiliare Sapire e membro del consiglio direttivo della Fiap di Rovigo e Alex Saggia, vicepresidente vicario della sezione autonoma dell’Ance Rovigo Treviso di Confindustria Veneto Est, confermano le difficoltà, soprattutto ora che si avvicina settembre, solitamente il mese nel quale aumenta la domanda di affitti, sia per l’arrivo degli insegnanti che hanno vinto il concorso e vengono assegnati alle scuole polesane, sia per gli studenti che arrivano in Polesine per frequentare corsi universitari e sia per la ripresa di molte delle attività insediate nel nostro territorio. Purtroppo, però, il numero di case disponibili è al momento davvero basso.

“Il tema degli affitti in città è un argomento complesso che meriterebbe un ragionamento approfondito – nota Prudenziati – Tutti i giorni, in studio, percepiamo il fatto che le richieste superano di gran lunga la disponibilità ma, in merito a questa problematica è necessaria un’analisi, sia rispetto alla qualità del prodotto offerto, che alla ‘solidità’ dell’aspirante inquilino. Ogni proprietario, come è ovvio che sia, pretende un’analisi attenta del futuro conduttore e della sua capacità di spesa a garantire una giusta continuità e puntualità nel pagamento degli affitti. Di contro, l’inquilino, esige di trovare un immobile di buona qualità, con arredo dignitoso ed in buone condizioni, completo di tutti i confort. Il compromesso spesso non è così automatico".

"Sul mercato si trovano immobili vetusti e carenti sia dal punto di vista delle finiture che dell’arredo, spesso con richieste di locazione inadeguate, mentre dall’altra parte molti degli aspiranti inquilini non riescono o non possono garantire gli affitti. A questo si aggiungono anche all’aumento delle spese condominiali e delle utenze. E’ cambiato anche il rapporto di locazione in merito alla sua durata, sempre più le richieste degli inquilini sono per periodi brevi e transitori, legati a specifiche necessità lavorative o di trasferimento, in antitesi rispetto alla ‘speranza’ dei locatori di concludere contratti durevoli nel tempo che garantiscano continuità”.

Quindi, conclude Prudenziati, “oggi sul mercato scarseggiano prodotti eleganti e completi, ma altrettanto rari sono gli aspiranti inquilini in grado di affrontare i canoni richiesti, in particolare i monoreddito”.

Da parte sua, Saggia evidenzia che “il problema non è di oggi ma esiste già da qualche tempo. Trova, comunque, origine da un fenomeno sociale positivo che vede, nel mese di settembre, l’arrivo in città di tutta una serie di persone legate al mondo della scuola che ha avuto un forte incremento nel territorio anche grazie all’università. Serve sempre un po’ di tempo per mettersi al passo con questi fenomeni. La stessa cosa, nei restanti mesi dell’anno, è legata ai flussi migratori dovuti all’apertura di nuove aziende sul territorio. Bisogna poi considerare il fatto che spesso si tratta di locazioni transitorie che i proprietari non sono sempre disposti a prendere in considerazione. Voglio però essere positivo: penso che nel tempo ci sarà un contingentamento di questo fenomeno nel mondo delle locazioni”.

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