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Cittadella piange: addio alla dottoressa Maria Grazia

Era una figura di riferimento per tutta la comunità

Lutto a Cittadella: Addio alla Dottoressa Maria Grazia Gennaro, un Faro di Generosità e Dedizione

La comunità di Cittadella è in lutto per la scomparsa della dottoressa Maria Grazia Gennaro, una figura di riferimento per molti, non solo per la sua professione medica, ma anche per il suo impegno nel volontariato e nella vita comunitaria. Maria Grazia, che si è spenta all'età di 73 anni, ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla.

Maria Grazia Gennaro si era laureata nel 1981 con una tesi sulla sclerosi multipla, una malattia che aveva colpito anche suo padre. La sua carriera medica è stata caratterizzata da una dedizione incondizionata ai pazienti, che seguiva in due ambulatori: uno nel centro di Cittadella e uno nella frazione di Laghi.

"Ha continuato ad esercitare la sua professione finché il corpo glielo ha permesso", ricorda il marito Italo Zuolo. Nel 1997, a Maria Grazia fu diagnosticata la sclerosi multipla, una malattia che affrontò con coraggio e serenità. Nonostante le difficoltà fisiche, continuò a lavorare fino al 2004, quando fu costretta a lasciare la professione. La sua vita è stata un esempio di resilienza e dedizione, sia nella sfera professionale che in quella personale.

Maria Grazia sposò Italo Zuolo nel 1987, e insieme ebbero tre figli: Francesco, Chiara e Filippo. Purtroppo, Francesco venne a mancare poche ore dopo la nascita, un dolore che la famiglia affrontò con grande forza. Nonostante le avversità, Maria Grazia e Italo hanno sempre mantenuto un legame profondo e amorevole. Ogni 25 aprile, Italo le regalava un bocciolo di rosa immerso in una nuvola di velo da sposa, un simbolo del loro amore che oggi l'accompagnerà anche nel giorno del suo funerale.

Oltre alla sua carriera medica, Maria Grazia era molto attiva nel volontariato. Era una delle anime degli scout Agesci e una pietra fondante del gruppo scout Cittadella 1, che ha contribuito alla nascita degli attuali Agesci Cittadella 2, 3 e 4. La sua passione per la musica e il disegno artistico, insieme alla sua fede profonda, la rendevano una figura carismatica e amata da tutti. Partecipava attivamente alle attività del gruppo missionario di Cittadella, considerava il suo lavoro una missione e non esitava a mettersi a disposizione a qualunque orario. La sua generosità e il suo spirito di servizio sono stati un faro per molti, e il suo esempio continuerà a vivere nei cuori di chi l'ha conosciuta.


a e amata.

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