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veneto
23.08.2024 - 09:02
Nella notte tra il 19 e il 20 agosto, Povegliano Veronese è stata teatro di un episodio di violenza che ha scosso la comunità locale. Quattro cittadini srilankesi sono stati brutalmente aggrediti e rapinati da un gruppo di cinque uomini armati e con il volto coperto. Grazie alla tempestiva indagine della Squadra Mobile di Prato, due dei presunti responsabili sono stati arrestati, portando un barlume di giustizia in una vicenda che ha lasciato tutti senza parole.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, tutto è iniziato con una proposta apparentemente innocua. Uno dei presunti autori della rapina ha offerto un passaggio in auto ai quattro srilankesi, promettendo di condurli alla stazione ferroviaria di Bussolengo. Tuttavia, una volta saliti sul veicolo, i malcapitati sono stati portati in una zona isolata di Povegliano Veronese, dove li attendevano altri quattro individui armati di mazze da baseball e coltelli. In quel momento, la situazione è precipitata. I cinque aggressori si sono avventati sui quattro srilankesi, colpendoli con violenza e sottraendo loro tutti gli effetti personali, tra cui borse, cellulari, documenti e denaro contante. La brutalità dell'aggressione è stata tale che le vittime hanno riportato lesioni con prognosi che va dai 7 ai 10 giorni, come diagnosticato all'ospedale Magalini.
Uno dei rapinati, nonostante lo shock e le ferite, è riuscito a raggiungere Prato e a contattare il Numero Unico per le Emergenze, raccontando quanto accaduto. Questo ha permesso alla Squadra Mobile di Prato di avviare immediatamente un'indagine, che si è rivelata decisiva per risalire ai responsabili. Le forze di polizia sono riuscite a rintracciare in tempi brevi la vettura utilizzata per compiere il crimine e successivamente l'abitazione di quartiere Soccorso, a Prato, dove si erano diretti due dei presunti rapinatori. All'interno dell'abitazione, gli agenti hanno trovato parte della refurtiva sottratta alle vittime, confermando così il coinvolgimento dei due uomini.
Le vittime hanno svolto un ruolo cruciale nell'identificazione dei due rapinatori. Dopo aver esaminato le fotografie fornite dalla polizia, hanno fornito oggettivi elementi di riscontro che hanno permesso di confermare l'identità dei due sospettati. Questo ha portato alla loro sottoposizione a fermo di indiziato di delitto e, su disposizione dell'autorità giudiziaria locale, al loro trasferimento nel carcere di La Dogaia di Prato in attesa dell'udienza di convalida.
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