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CULTURA

Il canto dei violoncelli risuona a Rovigo

Rovigo Cello City tra l’1 e l’8 settembre tra concerti e laboratori

Il canto dei violoncelli risuona a Rovigo

Il canto dei violoncelli è pronto a risuonare nei luoghi della città. Rovigo Cello City si conferma essere un festival che punta alla qualità e alla valorizzazione delle giovani eccellenze. Gli eventi di dell’undicesima edizione si terranno tra l’1 e l’8 settembre e sono stati presentati ieri mattina a palazzo Nodari alla presenza di Gerardo Felisatti, direttore artistico della rassegna, Nicoletta Confalone, presidente dell’associazione Venezza, Erika De Luca, assessore alla cultura del comune di Rovigo.

“Una grande tradizione – ha detto l’assessore De Luca – che si rinnova e che continua. Il supporto da parte nostra è totale, anche perché è un’iniziativa che dà supporto ai giovani”.

“Sinergia – ha continuato Nicoletta Confalone – è la parola giusta per definire un festival che ha tanti obiettivi. Il più importante di questi è quello di mettere un focus su una realtà rodigina importante a livello nazionale, ovvero la scuola di violoncello, creata dal maestro Luca Simoncini, poi portata avanti da un suo allievo, Luigi Puxeddu, ideatore lui stesso del festival. Consolidiamo delle collaborazioni, come quella con la gelateria Godot, che proporrà un gelato a tema Rovigo Cello City che si potrà avere gratuitamente pronunciando la parola segreta “La re sol do”, ma ce ne sono di nuove, come quella con il TedX al quale, il 7 settembre alle 16.30, al teatro Sociale, parteciperanno i maestri Puxeddu e Felisatti, accompagnati dai violoncelli di Rovigo Cello City”.

“Quando ho pensato alla locandina – ha riferito il direttore artistico Felisatti – premevo perché ci fossero i colori che tanto nella vita quanto nella musica sono fondamentali e servono per aprire le nostre prospettive. Nuova la collaborazione con la scuola d’opera del teatro comunale di Bologna che ci permetterà di avere, l’ultima sera, due voci liriche di grande fama, Anna Cimmarrusti e Xin Zhang, accompagnate da Luigi Piovano e dai violoncellisti di Rovigo Cello City. Avremo anche appuntamenti particolari, come l’incursione nel pop il venerdì sera al Chiostro dei Grandi Fiumi con il suo Giovie e Micke. Michele Ballo ha ottenuto, tra le altre cose, una borsa di studio all’accademia della Scala. Tante le giovani eccellenze, come Luca Talassi e Luca Dondi, nell’orchestra del maestro Muti, che si potranno sentire il 4 alle 21 alla Chiesa del Cristo”.

Tra gli ospiti di punta, Edgar Moreau domenica 1 alle 21 al tempio della Rotonda, Maurizio Baglini il 3 alle 21 all’Auditorium Tamburini al pianoforte, Enrico Bronzi con Francesca Sperandeo il 5 settembre alle 21 all’Auditorium Tamburini, Isaac Lottman alle 21 di sabato 7 sempre nello stesso luogo. Altri eventi particolari si terranno il 2 alle 21 al Ridotto del Sociale con un ricordo di Pau Casals a cura di Erica Piccotti e Stefano Valanzuolo, mentre per la Notte bianca delle biblioteche, alle 18.30 di venerdì 6 alla biblioteca del Seminario Vescovile si propone un viaggio tra le figure femminili legate a Giacomo Matteotti.

Non mancheranno laboratori per i più piccoli al Multispazio di palazzo Nagliati e due borse di studio per gli allievi che frequenteranno le masterclass. Il progetto vede il supporto del Comune di Rovigo, della Fondazione Cariparo, della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, del Conservatorio Venezze, di Asm set e Banca Adria.

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