Cerca

Il caso

Baby gang in centro: “Abbiamo paura”

Vicolo Bonatti, cinque firme all'appello contro i bulli: gli altri temono atti vandalici

“Paura di dispetti e ritorsioni”

Vicolo Bonatti, solo cinque firme all’appello contro la baby gang: gli altri temono atti vandalici

Una piazza, una strada ed un vicolo ostaggi di un gruppo di ragazzini. E c’è paura tra i residenti e i titolari delle attività collocati tra piazza Duomo e vicolo Castello, passando per via Bonatti. Paura di ritorsioni, timore di dover fare i conti, ancora una volta, con i danneggiamenti. E solo per aver raccontato pubblicamente quanto avviene quasi ogni sera da quelle parti, dove un gruppo di ragazzini e ragazzine, veri e propri bulletti del quartiere, con tanto tempo a disposizione e nessuno che sia in grado di rimetterli in riga, fa il bello e il cattivo tempo, spadroneggiando a suon di schiamazzi, urla, dispetti e atti vandalici.

Nessuno dei residenti ha voglia di “metterci la faccia” ma, a microfoni spenti, la situazione che viene descritta sembra una spirale di arroganza e spavalderia che si autoalimenta. E che risulta difficile interrompere. Per questo alcuni di loro non esitano a definirsi esasperati.

Esasperati ma anche arrabbiati. Al punto da aver scritto una lettera, nella quale si illustra nel dettaglio l’invivibilità della zona, che poi è stata inviata al questore, al comandante carabinieri di Rovigo e al comandante della Polizia locale e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica.

Nel documento si legge: “Siamo un gruppo di persone residenti o, aventi esercizi commerciali, in vicolo Bonatti, nel centro di Rovigo. Vi scriviamo in quanto, da diverso tempo si registrano episodi poco piacevoli nel nostro vicolo. Ci riferiamo ad episodi di schiamazzi, turpiloquio, sputi, musica ad alto volume e altri atteggiamenti poco educati e, a tratti, anche pericolosi come, a titolo esemplificativo e non esaustivo: spinte, lancio di oggetti (sassi, lattine, vasi di piante, petardi), accensione di fuoco a giornali o altre cose combustibili e molto altro, ad opera di un gruppo di ragazze e ragazzi di età, all’incirca, compresa fra i 13 ed i 17 anni. In diverse occasioni abbiamo cercato di intervenire chiedendo di abbassare i toni ma, in altre occasioni, siamo dovuti ricorrere alla chiamata alle volanti o della Polizia o dei Carabinieri”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo quanto riportato, è quanto accaduto un sabato sera “intorno alle 19.30, con 15/20 ragazze e ragazzi che urlavano nella via, con musica a tutto volume, e che hanno scagliato un vasetto con una piantina dentro al negozio di sartoria, è stato ritenuto, da tutti noi, un episodio al quale non vogliamo più assistere”.

Per questo, i firmatari della lettera concludono: “Siamo a fare questo esposto, tutti insieme, e a richiedere il vostro aiuto in maniera che questa ‘banda’ di ragazzi non sia più dannosa a nessuno di noi. Siamo disponibili ad un confronto per capire come poter affrontare, insieme, questa situazione che potrebbe avere risvolti sempre più pericolosi”.

Le firme riportate in calce al documento sono cinque ma, come spiega uno dei firmatari, “altri si sono tirati indietro per timore delle ritorsioni che potrebbero derivarne”.

Anche il parroco del Duomo, don Claudio Gatti, si è fatto carico della situazione e, a conclusione della messa di domenica sera, ha illustrato il problema ai fedeli presenti alla celebrazione. “Stiamo contattando le autorità – ha spiegato ieri - prima di tutto per essere di aiuto a questi ragazzi. Non solo per difenderci, ma per aiutarli”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • diduve

    28 Agosto 2024 - 14:48

    contro le baby gang servono ronde adulte con manganelli

    Report

    Rispondi

  • frank1

    28 Agosto 2024 - 08:47

    ma le istituzioni,dove sono??

    Report

    Rispondi