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CLIMA

Settembre con 31 gradi: l'estate infinita

Temperature record, notti tropicali e mari bollenti: il Veneto affronta un'estate senza precedenti

Dieci consigli per affrontare il caldo torrido

L'estate del 2024 si sta rivelando una delle più calde mai registrate nel Veneto, con temperature che hanno raggiunto picchi inusuali e persistenti. Lorenzo Tedici, meteorologo di ilmeteo.it, ha dichiarato che il clima estivo in Veneto oggi è paragonabile a quello che si respirava in Sicilia un secolo fa. Un'affermazione che, se da un lato può sembrare iperbolica, dall'altro riflette una realtà preoccupante: il termometro sulla Marmolada non è sceso sotto lo zero dal 5 giugno, e l'acqua del Mediterraneo ha toccato i 30 gradi, un record storico.


Il fenomeno delle notti tropicali, caratterizzate da temperature minime che non scendono mai sotto i 20 gradi, è in forte aumento. Padova ha registrato 66 notti tropicali, 44 in più rispetto a quarant'anni fa, mentre Belluno è passata da zero a 16. Rovigo ha totalizzato 99 notti tropicali nel 2023, un incremento di 55 rispetto al 1986, ora ridimensionate a 77. Venezia ne conta 65. Questi dati indicano un cambiamento climatico significativo, che sta trasformando l'estate in una stagione di cinque mesi.


Il caldo estremo ha avuto ripercussioni anche sul turismo e sulla salute pubblica. Le città d'arte, come Venezia, hanno visto un aumento del 20% degli accessi in pronto soccorso, con turisti colpiti da colpi di calore e disidratazione. Anche le località montane, come la Marmolada, non sono state risparmiate: il ghiacciaio ha registrato temperature di 15 gradi, più alte di quelle del giorno della tragedia del 2022.


Il cambiamento climatico sta costringendo anche il settore agricolo e vitivinicolo a rivedere le proprie strategie. I vigneti del Veneto stanno adottando nuove tecniche, come l'uso di invasi, pergole e selezione genetica, per far fronte alle temperature elevate e alla siccità. Queste innovazioni sono necessarie per garantire la qualità e la quantità della produzione, ma rappresentano anche un costo aggiuntivo per gli agricoltori.

Secondo Tedici, fino al 10 ottobre sono attese temperature di 24-25 gradi, ben al di sopra della media stagionale. Anche l'inverno sarà più caldo del solito, con nevicate previste solo tra febbraio e marzo. Questo scenario è indotto dal surriscaldamento globale, un fenomeno che sembra difficile da arrestare.


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