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Quest’anno 388 studenti in meno

Banchi sempre più vuoti in Polesine e sempre di più gli stranieri, oltre il 40% in 9 scuole

Quest’anno 388 studenti in meno

Banchi sempre più vuoti in Polesine e sempre di più gli stranieri, oltre il 40% in 9 scuole

Il ritorno in classe, fra 13 giorni, interesserà 23.655 studenti. Per 1.261 sarà il primo giorno di scuola, perché si tratta dei bambini che inizieranno la prima elementare, mentre saranno 1.620 quelli che inizieranno la prima media e 1.779 la prima superiore. In tutto, però, fra i banchi nell’anno scolastico ormai all'inizio ci saranno ben 388 studenti in meno rispetto ai 24.043 un anno fa, già 427 in meno rispetto all’anno precedente.

In tutto il Veneto il calo è di quasi 10mila studenti, 9.374, con l’emorragia più consistente alle medie, con 3.033 allievi in meno, come emerge dai numeri, diffusi lo scorso aprile dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto.

Già al termine della chiusura delle iscrizioni online, a febbraio, era emersa una differenza notevole, oltre 11mila studenti in meno a livello regionale e oltre 600 in Polesine. Tuttavia, si trattava di numeri da prendere con le molle, perché per le scuole paritarie non c'è l’obbligo delle iscrizioni online entro febbraio, quindi il raffronto, come del resto spiegato dallo stesso Ufficio scolastico regionale, era fra dati non omogenei, perché il numero degli studenti dello scorso anno scolastico era riferito alla somma di scuole pubbliche e paritarie, mentre quello di febbraio non era completo.

Il discorso vale anche per il raffronto fra quanti hanno fatto la maturità fra giugno e luglio, 1.586 maturandi polesani e i 1.261 iscritti alla prima elementare. La differenza fa comunque 325.

Nel dettaglio, il calo di alunni che emerge in Polesine dall’ultima comunicazione dell’Ufficio scolastico regionale è di 72 bambini in meno alla scuola dell’infanzia, 270 in meno alle elementari e 196 in meno alle medie, mentre alle superiori, il numero degli iscritti è in positivo, di ben 150 studenti.

QUALE SCUOLA SUPERIORE - Guardando alle superiori, il liceo è stata la prima scelta per il 41,2% degli studenti di prima della provincia di Rovigo, meno rispetto alla media regionale del 45,90% e in calo rispetto al 42% delle prime iscrizioni nell’anno scolastico 2023/2024, ma superiore al 40,3% di quelle del 2022/2023. Hanno invece scelto gli istituti tecnici il 40,8% degli studenti usciti dalla terza media, leggermente in calo rispetto al 40,6% dello scorso anno scolastico ma con una flessione più significativa rispetto al 41,1% del 2022-2023. C'è poi un 17,1%, stabile, di iscrizioni ai percorsi quinquennali degli istituti professionali, mentre sono in crescita, seppur di pochi decimali, le iscrizioni ai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, dallo 0,3% allo 0,9%.

STUDENTI STRANIERI E IUS SCHOLAE - Un aspetto importante è quello relativo agli studenti che sono di nazionalità straniera. Tema particolarmente caldo se si considera la discussione in atto a livello politico sul cosiddetto “ius scholae”, ovvero una proposta di riforma sulla cittadinanza, che lega l’acquisizione della cittadinanza al compimento di un ciclo di studi, mentre secondo le norme attualmente in vigore, i giovani di origini straniere, anche se nati in Italia, possono acquistare la cittadinanza italiana solo dopo la maggiore età, dimostrando di aver risieduto legalmente e senza interruzioni nel nostro Paese fino ai 18 anni.

Gli ultimi dati sulla presenza di studenti stranieri nelle classi italiane è stata diffusa il 9 agosto scorso dal ministero dell'Istruzione e del Merito, ma il riferimento è all’anno scolastico 2022/2023. In tutto gli studenti con nazionalità non italiana in provincia di Rovigo risultavano 3.892, ovvero il 14,5% del totale. Un aumento di 185 unità rispetto ai 3.707, pari al 13,84%, dell’anno scolastico 2021/2022, mentre, invece, il totale degli studenti si è ridotto passando da 26.790 a 26.405. Una riduzione dovuta tutta alla componente italiana, diminuita da 23.083 a 22.537 studenti, con una flessione, quindi del -2,37%, mentre il numero degli stranieri, percentualmente, è cresciuto del 5%. Nell’anno scolastico 2020/2021, il numero degli studenti non italiani in Polesine era pari a 3.392, mentre il totale degli studenti era 27.012, il 12,66%.

A livello regionale, la media è più alta, il 15,2%, ma Belluno con il 9,1%, Vicenza con il 14,2% e Treviso con il 14,4%, hanno percentuali inferiori a quella polesana. Il dato medio nazionale è però decisamente più basso, l’11,1%, con Sud e Isole che hanno rispettivamente il 4,3% e 3,9%.

Guardando alla suddivisione per cicli di istruzione, gli alunni polesani senza nazionalità italiana sono 696 alla scuola dell’infanzia, il 17% del totale, 1.465 alle elementari, che equivale al 17,8%, 917 alle medie, ovvero il 15,8%, e 814 alle superiori, appena il 9,4%. Dei 3.892 totali, 1.418 erano europei, dell'area Ue 597, 1.769 africani, 67 del continente americano e 637 di quello asiatico, mentre uno è dell'Oceania. E ben 2.650 erano quelli nati in Italia, il 68,1%. Percentuale, ovviamente, più alta alla scuola d'infanzia, 535 sui 696 stranieri totali, il 76,9%, rispetto ai 463 sugli 814, il 56,9%.

Guardando poi alle classi di incidenza nelle varie scuole, emerge che in 23 istituti non ce n'è nemmeno uno, in 114 è sotto il 15%, in 66 è fra il 15 e il 30%, in 25 fra il 30% e il 40%, mentre in 9 è oltre il 40%. Ovvero su 20 bambini almeno nove non hanno la cittadinanza italiana.

Guardando al comune di Rovigo, gli alunni stranieri sono 1.104, il 13,5% e, di questi la fetta maggiore, il 18,8% è costituita da marocchini, il 14,2% da albanesi, il 13,5% da romeni, il l'8,7% da cinesi, il 7,4 da moldavi e il 5,9% da ucraini. Tuttavia, non è considerata la nazionalità nigeriana, molto presente in città, motivo per cui è alta, 28,3% la percentuale della voce “altri Paesi”.

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