Il portavoce della sindaca spacca la maggioranza

La prospettiva che il sindaco Valeria Cittadin assuma un portavoce a spese del Comune, come del resto consentono le norme, sta provocando svariati malumori anche all’interno della maggioranza. Sì, anche. Perché il malumore che serpeggia tra i consiglieri di maggioranza unendosi alle perplessità di alcuni assessori va ad aggiungersi alle critiche già sollevate nei giorni scorsi da una parte dell’opposizione, ossia i consiglieri Federico Frigato ed Ezio Conchi.

I mal di pancia della maggioranza, però, restano rigorosamente avvolti nel silenzio. Ci sono, ma nessuno ne parla pubblicamente. Meglio lavare i panni sporchi in casa. E così ecco la richiesta inviata a Cittadin dal gruppo di Fratelli d’Italia: un incontro, a stretto giro, per discutere insieme la decisione di assumere un portavoce e valutarne l’effettiva opportunità prima di andare avanti con i successivi passaggi che approderanno all’assunzione vera e propria. Non un alt, dunque, ma poco ci manca. Il principale partito che compone l’attuale maggioranza consiliare chiede dei chiarimenti prima che l’amministrazione proceda con l’istruzione del bando, ossia con l’avviso di selezione pubblica per scegliere chi ricoprirà l’incarico in questione.

Tra l’altro, come annunciato nei giorni scorsi, tra i nomi dei possibili partecipanti alla selezione circola insistentemente quello di Filippo Zangheratti, 20enne esponente di Fratelli d’Italia già candidato alle scorse elezioni comunali del capoluogo. E’ proprio l’eventualità che un incarico complesso e delicato come quello di responsabile dell’ufficio di supporto al sindaco possa essere affidato ad un giovane - si dice - privo di esperienza a far salire la preoccupazione del gruppo FdI. D’altra parte, però, è anche vero che la procedura da espletare è, come detto, quella di una selezione pubblica. Dunque nulla, per il momento, è deciso. Non solo: la scelta di un proprio portavoce, incarico altamente fiduciario, rientra nelle prerogative del sindaco e dell’autonomia di cui gode.

El. Ba.