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Investito e ucciso dal pirata a 27 anni

Il giovane cuoco di San Donà muore in un incidente stradale a Rotterdam

Un tragico addio: la storia di Gabriele Barbini, il cuoco di San Donà travolto a Rotterdam

La notte del 1° settembre 2024, Rotterdam è stata teatro di una tragedia che ha spezzato la vita di un giovane cuoco italiano, Gabriele Barbini. Originario di San Donà di Piave, Gabriele, 27 anni, era in sella alla sua bicicletta quando è stato travolto da un'auto pirata. L'automobilista, che guidava ad alta velocità e forse sotto l'effetto di sostanze, è stato rintracciato e arrestato poco dopo dalla polizia olandese. La notizia ha scosso profondamente la comunità di San Donà, dove Gabriele era molto conosciuto e stimato.

Gabriele Barbini era un giovane pieno di vita e di talento. Figlio di Alessandro Barbini, ex steward Alitalia, e Simona Paglioni, hostess Alitalia originaria di Roma, Gabriele aveva ereditato dai genitori la passione per i viaggi e l'intraprendenza. Diplomato all'istituto alberghiero, aveva intrapreso la carriera di cuoco professionista, lavorando in vari ristoranti in Italia e all'estero. Dopo un'esperienza a Lione, in Francia, si era trasferito a Rotterdam, attratto dalla possibilità di lavorare in un ristorante prestigioso.

La notte dell'incidente, Gabriele stava tornando a casa dal lavoro in bicicletta. Poco dopo mezzanotte, sul Warande, una delle strade centrali di Rotterdam, un'auto ha invaso la pista ciclabile, travolgendo il giovane cuoco. Gabriele è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate. La polizia, allertata immediatamente, ha avviato le ricerche e rintracciato l'automobilista, che era fuggito a piedi insieme a un amico dopo aver abbandonato il veicolo lungo una strada secondaria. Entrambi sono stati sottoposti ad alcoltest e arrestati.

La notizia della morte di Gabriele ha raggiunto San Donà nel primo pomeriggio di domenica, portando un'ondata di dolore e sgomento. I genitori, informati dai carabinieri, sono partiti immediatamente per l'Olanda per il riconoscimento della salma. Alessandro Barbini, noto musicista e gestore dello spazio Zenith, un locale molto amato in città, e Simona Paglioni, si sono chiusi nel dolore, chiedendo rispetto per la loro perdita. La comunità di San Donà si è stretta attorno alla famiglia, offrendo sostegno e affetto in questo momento difficile.

Gabriele Barbini aveva davanti a sé un futuro promettente. La sua passione per la cucina e la sua determinazione lo avevano portato a esplorare nuove opportunità in Europa, dimostrando autonomia e senso di responsabilità. La sua morte rappresenta una perdita non solo per la sua famiglia, ma anche per la comunità di San Donà e per tutti coloro che avevano avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne il talento e l'energia.


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