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I detriti a Porto Caleri? “Necessari”

I detriti a Porto Caleri? “Necessari”

Le segnalazioni sulla mancata pulizia delle spiagge libere di Porto Caleri che quest’anno sono giunte da più parti a Rosolina Mare, provocato un intervento del Wwf Rovigo e del gruppo ioraccolgo.portocaleri.

“Non si devono confondere - spiega la nota delle due associazioni -i rifiuti prodotti dalle attività umane (in particolare le plastiche di cui giustamente si parla tanto) con il legname e residui organici di origine naturale che si trovano sulla spiaggia; quest’ultima è infatti parte di un processo naturale, ciclico, addirittura necessario, che ci mostra fra l’altro come in natura tutto abbia un senso e un ruolo”.

Precisa ancora il Wwf: “Le vegetazioni protette dei litorali naturali devono tutto alla componente organica che deriva dalla decomposizione di residui vegetali depositati dal mare. Senza questo apporto, la sabbia delle spiagge sarebbe praticamente sterile e inospitale alle numerose specie vegetali spontanee che occupano i litorali naturali”.

Gli ambientalisti ricordano anche che “Le dune stesse, che costituiscono il primo presidio naturale a protezione dell'entroterra dalle mareggiate, non potrebbero formarsi senza i tronchi più grandi e pesanti depositati dal mare, attorno ai quali il vento deposita a sua volta la sabbia che sarà insediata dalle vegetazioni che andranno a consolidare le dune così formate. Infine i materiali legnosi offrono riparo a decine di specie di vertebrati e invertebrati, tutti particolarmente protetti. Un esempio fra tutti il Fratino, un piccolo uccello litoraneo, in grave rarefazione numerica, che mimetizza le uova deponedole sulla sabbia tra conchiglie e piccoli residui vegetali, i cui pulcini, una volta usciti dall'uovo potranno nutrirsi, ripararsi dal sole, dalle piogge e dai predatori sotto i tronchi”.

Conclusione? “Porto Caleri e gli scanni del Delta del Po, in quanto aree protette, non devono essere confuse con “spiagge libere”, equivalenti cioè a semplici arenili non a pagamento che godano dei servizi delle spiagge attrezzate adiacenti”. Il mesaggio, dunque, è massimo rispetto dell’uomo per queste aree (e per i suoi detriti naturali).

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