VOCE
questura di rovigo
04.09.2024 - 12:24
E' stato lui ad avvicinare i poliziotti, nella notte. Ha fermato la volante che transitava in centro, per chiedere all'equipaggio se per caso avesse trovato il suo borsello. Alla risposta, negativa, una pioggia di insulti immotivati e pesantissimi. Arrivando ad accusare i poliziotti di averglielo rubato Impossibile fare ragionare il 20enne, straniero, una lunga serie di denunce già alle spalle, nonostante la giovane età, per differenti reati.
Alla fine, dopo avere anche aggredito il peersonale, è stato portato in questura. Anche qui, però, sempre secondo questa ricostruzione dei fatti, si sarebbe scatenato, sfasciando arredi e oggetti vari. Una furia proseguita, secondo le contestazioni, per ore, che ha lasciato danni importanti alle strutture della questura.
Nella mattinata di ieri, dopo l'arresto, è comparso di fronte al giudice, per l'udienza - a porte chiuse - di convalida. Anche qui il giovane avrebbe dato il peggio di sé, ridendo letteralmente in faccia al giudice e affermando, alla richiesta di spiegazioni per il suo comportamento, che "quello che dice lei mi fa ridere". Poi, ancora, un tentativo di abbandonare l'aula di udienza mentre quest'ultima era in pieno svolgimento, minacce, anche di morte, al personale in divisa, sputi in terra, una costante irrisione del giudice.
Quando quest'ultimo gli ha spiegato che, a quel punto, le sue affermazioni sarebbero state verbalizzate, il giovane ne avrebbe approfittato per aggiungere ulteriori minacce e insulti, una volta compreso che questi sarebbero stati messi a verbale. Una scena, insomma, apparsa davvero "ai confini della realtà" a tutti i presenti.
Nonostante questo, per il 20enne non si sono comunque aperte le porte del carcere. Una volta convalidato l'arresto, il giudice ha infatti disposto l'obbligo di presentazione, due volte a settimana, alla polizia giudiziaria. Una incombenza che il giovane avrebbe già detto di non avere alcuna intenzione di rispettare. In questo caso, potrebbe scattare un aggravamento della misura.
Il processo per direttissima, aggiornato alla prossima udienza, farà comunque il suo corso. In ogni caso il giudice, alla luce della condotta tenuta in aula, ha ritenuto di trasmettere il verbale di udienza in Procura, perché la magistratura inquirente ritenga se agire ulteriormente nei confronti del giovane.
Ad approfondire in contorni della vicenda, il comunicato diramato dalla questura di Rovigo. "In particolare, alle 02.30 circa, un equipaggio, durante il servizio di controllo del territorio, veniva raggiunto da un soggetto visibilmente ubriaco che, accusando gli agenti di aver rubato il suo borsello, iniziava ad oltraggiarli. Gli operatori, quindi, chiedevano al soggetto di fornire le proprie generalità al fine di procedere alla sua identificazione, ma questo si rifiutava e si scagliava contro di loro,
tantoché un operatore riportava delle lesioni personali giudicate guaribili in giorni 4".
"Il soggetto, una volta accompagnato in Questura, continuava con la propria condotta minacciosa e intimidatoria, danneggiando irrimediabilmente alcuni arredi presenti all’interno degli uffici. L’uomo veniva quindi arrestato poiché ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, dei reati di lesioni personali a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato e veniva
altresì deferito in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto
d’indicazioni sulla propria identità personale".
Commenti all'articolo
frank1
04 Settembre 2024 - 14:41
tutto regolare!! lo sanno bene che in ogni caso,nulla gli faranno...le porte del carce non le vedra' maco da lontano..e poi,qualche perbenista prendere' le sue difese..sempre con lo stesso clichè:lo stress..non lo vogliono integrare..preso di mira..etc.etc.e avanti...ne vogliono anche altri in giro pe rla citta'
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