Cerca

rovigo

Via i parcheggi in via Don Minzoni

Dopo la contestata ciclabile spuntano i divieti di sosta. E crescono i mugugni dei residenti

Via i parcheggi in via Don Minzoni

Divieti di sosta che spuntano all’improvviso, posti auto che spariscono, scavi che iniziano, segnaletica che si contraddice. I percorsi ciclabili che avrebbero dovuto facilitare la mobilità cittadina sembrano invece complicare la vita a chi quotidianamente si sposta in centro città. E non fa differenza tra chi si muove sulle due ruote e chi in auto: prendere la mano con i nuovi percorsi e con tutto quello che comportano, si sta rivelando difficile per qualsiasi mezzo di trasporto.

Per approfondire leggi anche:

Da via Don Minzoni a via Marchioni, da via Grimani all’incrocio tra via Gattinara e via Silvestri, le criticità che più di un cittadino segnala sono numerose.

Andando con ordine, in via Don Minzoni, dove la polemica per il percorso ciclabile era scoppiata in previsione dei lavori, lo scorso maggio, sembra difficile trovare pace. Perché ieri pomeriggio, nei minuti successivi al nubifragio che ha colpito la città, è terminato l’intervento di posa della segnaletica verticale che impone il divieto di sosta alle auto a partire dall’intersezione con vicolo Tenani fino allo sbocco su largo Libertà. In pratica, ieri sono stati installati i cartelli che sopprimono una ventina di parcheggi sul lato destro della carreggiata secondo il senso di marcia dei veicoli. Comprensibile la rabbia di alcuni titolari delle attività commerciali affacciate sulla nuova ciclabile: “E’ una cosa da pazzi - commenta qualcuno - ci avevano promesso che non avrebbero toccato i parcheggi. Hanno mentito”. Per essere chiari: il percorso ciclabile dovrebbe proseguire anche lungo via Miani. E sì, anche lì i posti auto dovrebbero essere eliminati, secondo i piani.

A proposito di parcheggi in via di estinzione: nei giorni scorsi sono iniziati gli scavi della ciclabile lungo via Grimani che si allaccerà alla ciclabile “mangiaparcheggi” già realizzata in via Sacro Cuore. E, ça va sans dire, anche su via Grimani i posti auto lato giardini delle Torri stanno evaporando. Anche in questo caso si sta parlando di una ventina di posteggi a cui il centro storico deve dire addio. Qui la ciclabile è separata dalla carreggiata da un cordolo, analogamente a quella realizzata in via Sacro Cuore.

Intanto, lungo via Marchioni, dopo l’ingresso da via Fermi qualcuno rileva un controsenso tra la segnaletica orizzontale e quella verticale: a terra campeggia una grande bicicletta bianca con tanto di freccia direzionale mentre sul cartello che svetta una manciata di metri poco più avanti il transito con le biciclette viene vietato. Un controsenso che, a occhio e croce, verrà risolto. Ma intanto c’è.

In tutto questo, a livello nazionale sta facendo discutere quanto contenuto nel Nuovo codice della strada in dirittura d’approvazione in Parlamento. Così com’è, infatti, la legge metterebbe al bando le ciclabili cosiddette “leggere”, quelle segnate a terra da una semplice verniciatura dette anche “bike lane”. Le stesse che, per gran parte, sono inserite nel progetto dei percorsi ciclabili di Rovigo in corso d’opera.

Su questo, l’assessore ai lavori pubblici Lorenzo Rizzato commenta: “Posto che dobbiamo attendere la fine delle procedure parlamentari per comprendere quella che sarà la modifica al testo normativo, personalmente ritengo che ci siano strumenti più idonei a garantire la sicurezza stradale rispetto alle bike lane. A mio avviso alcuni interventi previsti o già realizzati a Rovigo non vanno in questo senso. Un esempio su tutti, quello in via Don Minzoni”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400