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Provinciali, un intrigo al femminile

Fra i nomi ipotizzati dal centrodestra per la propria lista solo due donne: tutto da rifare

Provinciali, un intrigo al femminile

Fra i nomi ipotizzati dal centrodestra per la propria lista solo due donne: tutto da rifare

Il centrodestra riparte dalle donne. E le candidature per le elezioni provinciali, con la lista che sembrava ad un passo dalla conclusione, devono essere riviste per raggiungere la quota prevista per legge del 40% di rappresentanza femminile. In pratica, su 10 candidati consiglieri provinciali in lista, il centrodestra, che aveva “distribuito” una quota di candidati ad ogni partito della coalizione, deve inserire almeno quattro donne. La questione è stata affrontata nel corso del direttivo di Fratelli d’Italia, convocato dalla coordinatrice provinciale Valeria Mantovan, che si è tenuto mercoledì sera. Questione non da poco se si considera, come detto, che i giochi sembravano fatti. Invece, si rimescolano le carte e si riparte, se non proprio dal via, almeno da quanto stabilito per legge. E così la caccia alle quote rosa mancanti è partita immediatamente.

Sì, perché dei 10 nomi annunciati giovedì tra quelli indicati come componenti dello schema “ad albero di Natale” che sottende la lista, un 4-3-2-1 di posti in lista distribuiti, nell’ordine, a Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Civica Cittadin, solo due sono donne, ovvero Lucia Ghiotti, sindaco di Salara e consigliere provinciale uscente, e Sabrina Magon, consigliere comunale di Rovigo. Entrambe sono in quota Lega. Insieme a loro, il partito di Salvini avrebbe indicato come candidato anche Roberto Pizzoli, consigliere uscente e sindaco di Porto Tolle.

In casa Fratelli d’Italia, dove i nomi dei papabili candidati non sono ancora stati tutti espressi, entra in gioco, invece, Sandra Passadore, vicecoordinatrice provinciale del partito e consigliere di opposizione ad Adria. Passadore sarebbe, però, solo uno dei nomi possibili al vaglio dei vertici del partito. Al suo posto, dunque, FdI potrebbe incassare la disponibilità di qualche altra esponente anche perché Passadore sarebbe in prima linea per assumere l’incarico di presidente di Polaris, società operativa nel settore del trattamento dei rifiuti speciali, al 100% di proprietà di Ecoambiente.

Anche Forza Italia sarebbe stata chiamata a fare la propria parte sul fronte delle quote rosa. Gli azzurri dovrebbero dunque cambiare uno dei loro due nomi in rampa di lancio. Si tratterebbe solo di decidere se sostituire con una donna il consigliere provinciale uscente e sindaco di Badia Giovanni Rossi o quello di Matteo Franzoso, consigliere adriese della lista civica Bobo sindaco e vicino a Forza Italia. Più probabile che la richiesta di fare un passo indietro ricada su quest’ultimo.

Tornando al partito di Giorgia Meloni e ai suoi possibili candidati consiglieri provinciali, resta in pista il nome di Fabio Benetti, consigliere comunale di Rovigo e, a quanto si dice, praticamente blindato nel suo posto in lista, e quello del consigliere comunale di Badia Ivo Baccaglini. Un terzo nome, prima che emergesse il nodo della rappresentanza femminile, era stato proposto durante il direttivo. E’ quello di Simone Ceccarello, consigliere comunale di Adria. Nei quattro nomi di competenza di FdI, poi, sarebbe stato accolto quello del consigliere comunale della Civica Cittadin Edoardo Lubian. Così un posto in lista resterebbe libero per ulteriori manovre.

Nella riunione del direttivo di FdI, a dispetto delle previsioni, non si è parlato di nomine nelle società partecipate. Non che l’argomento non fosse previsto ma, semplicemente, è stato chiesto un rinvio di questa ulteriore partita a dopo le elezioni provinciali. Sul tavolo, in effetti, c’è la nomina del prossimo amministratore delegato di Ecoambiente, dopo che l’attuale Adriano Tolomei ha rimesso il mandato nelle mani del sindaco Valeria Cittadin, e le future nomine nel cda di Asm Set attualmente guidato dalla presidente Manuela Nissotti in quota alla lista civica dell’ex sindaco Edoardo Gaffeo. Per l’ad di Ecoambiente, i nomi in pole position da proporre a Cittadin sarebbero due: Massimo Nicoli, direttore di Asm Set, e Marco Trombini, già sindaco di Ceneselli, ex presidente della Provincia ed ex presidente della stessa Ecoambiente. Per la presidenza di Asm Set, il nome che si è affacciato tra le fila di FdI è quello di Cristina Folchini, che ha già guidato la partecipata in passato. Ma l’intera partita delle nomine, come detto, per il momento è stata messa in stand by per dare la precedenza alle elezioni provinciali.

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